REPORT ON INTERNATIONAL MEETING OF DEHONIAN FAMILY

ROME OCTOBER 2000

English - Italian - Portuguese

JOYS

Warm welcome from the organisers - including transport to and from the airport.

Hospitality was excellent - all personal needs met at Villa Aurelia and for conference e.g., files, notepads etc.

Surroundings for the meeting very agreeable - the conference room, dining room and grounds were very pleasant and it was good to be so near to St Peter's and the centre of Rome.

It was good to meet people from so many different continents and countries and to pray together - the varied liturgies were all well prepared.

The translators for the plenary sessions were good (at least the English ones seemed to be).

Small group discussions were very interesting - for me they were the most important part of the week.

The presentations by all the different participating groups were also important.

SORROWS

There was not enough time:

I would have liked much more time in the various small groups - a lot of time was spent in translating and making ourselves understood - even in the so called English speaking group where there were Poles with very limited grasp of English.

I would have liked more time to read and reflect on the all the literature that appeared during the week.

This particularly applies to the final text that was presented to us in Italian with one verbal translation that there was not time to write down. Discussion continued for some time in the plenary on details of the text which I had not had time to assimilate.

I would have welcomed much more time in our language group to look at the paper and discuss it (at least half a day ) before being asked to vote. The uncertainty in the voting perhaps reflects the fact that several of us with no Italian could not make a reasoned decision on many of the clauses.

The language barriers:

There were many people at the conference I could not talk to at all in an informal way i.e., those who speak Spanish, Portuguese and Italian with no English. This prevented any real sharing with many of the delegates. It would have been useful to know who spoke which languages and was prepared to act as interpreter so we could have arranged our own informal sessions - if there had been time!

The Fr General's insights on the model of the Dehonian family should have been presented at the beginning of the week - with copies of the diagram for us to take away. That would have helped considerably in the some of the discussions.

CONCLUSION

It was an enjoyable, interesting, challenging and worthwhile experience. I gained many new insights and the inspiration to go back to England and be more positive in telling people about Fr Dehon, his faith experience and how it relates to us today.

Marian Thompson
British Irish Province

N.B. This is my personal opinion and does not reflect the views of the others from England.


RIFLESSIONE SULL'INCONTRO INTERNAZIONALE

DELLA FAMIGLIA DEHONIANA

Roma, ottobre 2000

 GOIE

Accoglienza calorosa da parte degli organizzatori - compreso il trasporto da/e per l'aeroporto. L'ospitalità è stata eccellente - tutte le necessità personali sono state soddisfatte a Villa Aurelia e per la conferenza, ad es. blocchetti, necessario per scrivere, ecc.

L'ambiente dell'incontro era assai gradevole - sala della conferenza, sala da pranzo, giardini - ed era molto bello trovarsi così vicini a S. Pietro e al centro di Roma.

È stato bello incontrare gente di tanti paesi e continenti diversi e poter pregare insieme - le diverse liturgie sono state tutte ben preparate.

I traduttori per le assemblee plenarie erano buoni (almeno posso dirlo per l'inglese). Le discussioni in piccoli gruppi sono state molto interessanti - per me hanno rappresentato la parte più importante della settimana. Anche le presentazioni dei diversi gruppi di partecipanti sono state importanti.

DOLORI

La mancanza di tempo:

Avrei voluto più tempo per le discussioni a piccoli gruppi - un mucchio di tempo è stato speso nelle traduzioni e nel capirci a vicenda - anche nel cosiddetto gruppo di lingua inglese vi erano dei Polacchi che parlavano con difficoltà l'inglese.

Avrei voluto più tempo per leggere e riflettere su quanto veniva proposto durante la settimana.

Dico questo in particolare del testo finale che ci è stato presentato in italiano con una traduzione a voce senza tempo di scrivere. La discussione è continuata per un po' nell'assemblea plenaria, ma io non ho avuto il tempo di assimilare i contenuti.

Avrei voluto più tempo nel nostro gruppo per vedere il documento e discuterlo (almeno una mezza giornata), prima della votazione. L'incertezza nella votazione forse è dipesa dal fatto che molti di noi non erano in grado di poter dare un assenso ragionato alle diverse parti.

La barriera della lingua:

C'erano molte persone alla conferenza con le quali con potevo assolutamente parlare in modo informale ad es. quelli che parlavano spagnolo, portoghese e italiano e non sapevano l'inglese. Ciò non ha permesso una vera condivisone con molti delegati. Sarebbe stato utile sapere chi parlava le lingue e farlo fare da interprete in modo che si potessero fare sessioni informali - se ci fosse stato tempo!

Le osservazioni del P. Generale sul modello della Famiglia Dehoniana avrebbero dovute essere presentate all'inizio della settimana - con copie del discorso per noi. Ciò avrebbe aiutato molto in diverse discussioni.

CONCLUSIONE

È stata un'esperienza piacevole, interessante, con diverse sfide e che valeva la pena di affrontare. Ho appreso molte cose interessanti e buone ispirazioni da portare in Inghilterra per essere più impegnato nel far conoscere P. Dehon, la sua esperienza di fede e la sua attualità per noi oggi.

Marian Thompson
- Provincia Irlandese-Brittannica

NB. Questa è la mia opinione personale e non riflette il pensiero degli altri che venivano dall'Inghilterra.


Minhas impressões sobre o Encontro da Família Dehoniana

Marian Thompson - BH

Alegrias

Acolhida por parte dos organizadores, incluindo transporte de e para o aeroporto. O mesmo diga-se da hospitalidade bem como o atendimento e o que se precisava tinha.

O ambiente do encontro era ótimo: os arredores, o auditório, a localização perto de S. Pedro, o refeitório, etc.

Foi bom encontrar gente de tantos continentes e países, rezar juntos, nas várias liturgias preparadas.

O serviço de tradução simultânea foi excelente, pelo menos o de inglês foi.

As discussões nos pequenos grupos foram interessantes. Para mim foram a parte mais interessante do encontro.

Os relatórios dos diversos participantes foram importantes.

Limites

O tempo foi pouco demais.

Eu gostaria de ter tido mais tempo nos pequenos grupos. Perdeu-se bom tempo na tradução, até porque no dito grupo de inglês havia gente que mal arranhava a língua.

Gostaria de ter tido mais tempo para ler todo o material distribuído.

Em especial, a síntese final foi apenas lida em plenário para aprovação e não havia tempo de debater e refletir. Não houve tempo para assimilá-la.

Acho que se deveria ler em grupos esta mensagem antes de vota-la. As dificuldade em aprovar talvez seja conseqüência da dificuldade em entender e da pressa com que tudo foi feito.

Os limite da língua:

Teve tenta gente com quem não pude falar pelas limitações da língua. Não foi possível partilhar nada com esta gente toda. Seria bom ter sabido que língua cada um falava e quem poderia atuar como intérprete para a gente poder se virar.

A visão do Superior geral sobre a Família Dehoniana deveria ter sido apresentada no início do encontro, com a distribuição de cópias do esquema que ele desenhou no quadro. Teria ajudado muito durante os debates.

Conclusão: Foi uma experiência, agradável, válida e desafiadora. Adquiri novos pontos de vistas sobre o P. Dehon para levar comigo.