VITA DELLA CONGREGAZIONE

MADAGASCAR:
25 ANNI DI PRESENZA DEHONIANA

Umberto Chiarello, scj

Il 14 novembre 1974 giungeva in Madagascar il primo missionario dehoniano: il p. Nicola Giampietro della Provincia IM.

Il 14 novembre 1999 viene celebrato quest’anniversario da 47 religiosi dehoniani: non solo italiani e portoghesi, ma anche malgasci. Come dice la parabola della stessa domenica liturgica, i talenti donati dal Signore ai dehoniani del Madagascar hanno fruttificato e sono cresciuti.

Dopo sei mesi di permanenza in Madagascar, p. Giampietro è costretto, il 5 giugno 1975, a rientrare in Italia per malattia; ma il 4 ottobre 1975, giunge il primo drappello italiano: sono i sacerdoti novelli Cuomo Peppino, Di Pierro Gaetano e fratel Filippo Buti. Chiamati da Mons. Francesco Vollaro, vescovo di Ambatrondazaka, essi iniziano il loro lavoro missionario nel distretto di Imerimandroso, al Nord del Madagascar, vicino al lago Alaotra, sostituendovi i padri Trinitari.

Oltre ai dehoniani italiani, vengono in Madagascar anche i religiosi portoghesi; i primi, a gennaio 1982, sono p. José Bairos Braga, Alfredo Caires e Manuel Jardim. Chiamati da Mons. Xavier Tabao, vescovo di Mananjary, essi iniziano a dicembre 1982 il loro lavoro missionario nel distretto di Ifanadiana, al Sud del Madagascar.

Con il successivo arrivo di nuovi missionari, sia italiani sia portoghesi, si allarga il campo di lavoro. Al Nord gli italiani, nel 1981, prendono il distretto di Andreba. Al Sud i portoghesi, nel febbraio 1985, prendono il distretto di Antsenavolo; nel maggio 1987, il distretto di Voilava; nel giugno 1990 essi lasciano Voilava per prendere il distretto di Ambohimanga Sud.

Infine, al Centro, a Tananarive, la capitale, si prende, nel luglio 1991, la parrocchia di Ambohimirary.

Queste le tappe cronologiche dell’impegno missionario. Per capire a fondo tale impegno, si deve precisare la portata di un distretto missionario: la sua posizione e ampiezza geografica, il numero dei villaggi e delle comunità cristiane, le eventuali vie di comunicazione e il loro stato di percorribilità.

Il distretto di Imerimandroso, esteso circa 3.200 Kmq, abbraccia circa 100 villaggi con 30 comunità cristiane; ha circa 45.000 abitanti, di cui circa 12.000 cristiani. Vi operano due missionari: i pp. Potenza Giuseppe e Giuseppe Nicolai.

Il distretto di Andreba, esteso circa 2.300 Kmq, abbraccia circa 50 villaggi con 20 comunità cristiane; ha circa 30.000 abitanti, di cui circa 8.000 cristiani. Vi opera un solo missionario, che è anche vicario generale della Diocesi, il p. Di Pierro Gaetano, coadiuvato da due religiosi fratelli, Dubla Giuseppe e Filippo Buti.

Il distretto di Ifanadiana, esteso circa 2.500 Kmq, ha 71.846 abitanti, di cui 15.760 cristiani battezzati. Ifanadiana si trova al centro geografico del distretto, con 125 chiese raggruppate in 15 centri. Vi operano due missionari: i pp. Dinis Rodrigues e Alvaro Rodrigues, coadiuvati dallo scolastico João Nélio Simoes Pereira.

Il distretto di Antsenavolo, esteso circa 2.000 Kmq, ha 100.000 abitanti di cui il 10% cristiani, raggruppati in 35 comunità. Nella zona abitano due tribù, oltre a una popolazione frammista. Vi operano due missionari: i pp. Leandro Gomes e Alcindo de Sousa José, coadiuvato da fr. Daniel Yemtsa della provincia Camerunese.

Il distretto di Ambohimanga Sud, esteso circa 1.500 Kmq, ha 50.000 abitanti di cui il 15-20% cristiani. Il distretto, diviso in due dal fiume Mananjary, comporta la duplicazione delle attività pastorali, che si ripetono al di qua e al di là del fiume. Non vi sono strade e il fiume è senza ponti. Il distretto comprende 102 comunità cristiane, raggruppate in 13 zone pastorali; in ogni zona pastorale vi sono dei centri, intorno ai quali gravitano 5-6 comunità. Vi operano due missionari: i pp. Manuel Jardim e Armando Baptista, coadiuvati dallo scolastico Paulo Jorge Moreira.

La parrocchia N. Signora di Fatima, a Tananarive, abbraccia oltre 70.000 abitanti, di cui 10.000 cristiani; vi opera un solo missionario, p. Nicola Giampietro, coadiuvato dallo scolastico malgascio Justin.

Ogni distretto ha chiese e cappelle, costruite anche in mattoni, la casa del padre missionario, la casa per le riunioni e la formazione dei catechisti: attività e strutture gestite dal missionario. Vi è poi la casa delle suore; esse gestiscono scuole, dispensari, scuola per lavori domestici (école ménagère).

Responsabili delle comunità cristiane sono gli stessi laici, variamente organizzati, con diversi incarichi e titoli: catechisti e catecheti, presidente del comitato, ispettore, tesoriere...

Ogni comunità cristiana ha il suo catechista, che dirige la preghiera della domenica, prepara le persone ai sacramenti. Il missionario organizza le sue tournée in modo da celebrare l’eucaristia, turno bimensile o trimestrale, nei diversi centri o villaggi; verifica la preparazione ai sacramenti e celebra i sacramenti. Varie sono le associazioni cattoliche, dalle quali sorgono poi vocazioni, soprattutto femminili. La formazione dei catechisti costituisce l’attività pastorale di base dei missionari: i catechisti raggiungono il centro del distretto, provenienti dai villaggi più sperduti e lontani e partecipano per diversi giorni ai corsi di catechesi. Si formano i formatori, dando loro una conoscenza biblica, pastorale, catechetica per i vari sacramenti. Inoltre è organizzata la formazione dei giovani, la preparazione al matrimonio. Fra le iniziative di massa, vanno ricordati i pellegrinaggi a determinati luoghi di culto o per partecipare a solennità particolari. I malgasci sono, infatti, un popolo in cammino.

Fin dagli inizi, l’attività pastorale dei dehoniani italiani è stata legata alla promozione umana, con la collaborazione dell’ONG LTM (Laici per il Terzo Mondo) nel settore della falegnameria e dell’agricoltura. Un’iniziativa dimostratasi valida, per i dehoniani portoghesi, è stato l’invio di scolastici, per lo stage di due anni nei distretti missionari.

Elemento fondamentale dell’azione missionaria è stata la promozione vocazionale. Agli inizi del 1983, su incoraggiamento del Superiore provinciale IM, si è iniziato ad Andreba il “Foyer” per le vocazioni dehoniane. Nel luglio 1987, sono partiti per il Camerun i primi candidati al noviziato. Nel 1989, la casa di Tananarive ha accolto i primi religiosi malgasci. Nel febbraio 1996, sono entrati i primi candidati nell’aspirantato di Fianarantsoa. Infine nel 1997, il noviziato di Antsirabe ha accolto postulanti e novizi.

Attualmente il Madagascar possiede tutte le strutture formative per le vocazioni dehoniane.

All’aspirantato di Fianarantsoa, “Maison Notre Dame de Fatima”, vi sono 24 aspiranti: di cui 5 nell’anno preparatorio, 4 al secondo anno, 7 al primo, 8 al terminale. Responsabili sono i pp. Pedro Fernandes, Clemente Gonçalves e fr. José Manuel Ferreira.

Al noviziato di Antsirabe, “Maison P. Dehon”, vi sono 6 postulanti e 4 novizi. Superiore è p. Alfredo Caires e Maestro dei novizi, p. Giuseppe Cuomo.

Presso lo scolasticato filosofico-teologico di Tananarive, “Maison S. Coeur”, vi sono 14 scolastici: di cui 3 al primo anno di filosofia, 3 al secondo anno e 5 al terzo anno di filosofia. Inoltre vi sono 3 al primo anno di teologia e 1 al terzo anno di teologia. Responsabili sono i pp. Rocco Nigro e Luis Ernesto Miranda.

Altri 4 scolastici malgasci fanno la loro “régence” (o stage): 1 ad Antsirabe, 1 alla parrocchia di Tananarive, 2 a Fianarantsoa.

Inoltre vi sono 3 fratelli religiosi laici: 1 ad Antisirabe, 1 allo scolasticato di Tananarive, 1 a Fianarantsoa.

Infine sono presenti in Madagascar 2 religiosi camerunesi: 1 religioso fratello ad Antsenavolo, come missionario inviato dalla sua provincia; 1 scolastico a Tananarive, al primo anno di teologia.

Superiore della Comunità Dehoniana Malgascia è p. Pasquale Marinucci; Economo è p. Stefano Sardini, residenti a Tananarive.

Complessivamente vi sono in Madagascar 47 religiosi dehoniani: 10 italiani, 14 portoghesi, 21 malgasci, 2 camerunesi.

A questi religiosi viventi si devono aggiungere 3 religiosi defunti: p. José de Bairos Braga, primo missionario portoghese, deceduto a East Providence (USA) il giorno 1.11.1998. Lo scolastico Philippe Rakotomarolahy, deceduto a Tananarive il giorno 2.01.1999. A questi si può aggregare anche p. Michele Bulmetti, missionario italiano prima in Mozambico e poi in Madagascar, deceduto in Albania, il giorno 4.05.1999. Questi tre religiosi defunti costituiscono la prima comunità malgascia dehoniana in cielo.

La celebrazione del venticinquesimo ha avuto inizio con una settimana di ritiro spirituale di tutti i missionari, ad Antsirabe, sulla spiritualità dehoniana e missione sci nella “Regola di Vita”, tenuti da p. Umberto Chiarello. C’è stata poi l’Assemblea di tutti, compresi i religiosi malgasci, per informarsi sulle nuove “Strutture della Congregazione” e sul Progetto “Noi Congregazione a servizio della Missione”. All’unanimità, i tre gruppi (italiano, portoghese, malgascio) componenti attualmente la Comunità Dehoniana Malgascia, si sono pronunciati per chiedere al Governo generale l’erezione della Comunità Malgascia in “Regione nullius Provinciae”. Il 14 novembre 1999, nella parrocchia di Tananarive, dove è parroco il p. Nicola Giampietro, è stata concelebrata una solenne messa di ringraziamento, presieduta dal Superiore della Comunità Malgascia, p. Pasquale Marinucci; presenti l’Assistente generale, p. Umberto Chiarello, il Superiore provinciale IM, p. Trifone Labellarte, e il Superiore provinciale LU, p. Neto Quintas; presenti molti missionari e tutti gli scolastici malgasci.

Questi 25 anni di presenza dehoniana in Madagascar vengono premiati ora con un’iniziativa interessante. Una ricca signora, Madame Denise Crees, intende creare un centro universitario privato ad Antsirabe: sta già finanziando la costruzione del complesso edilizio, mentre una professoressa di Tananarive sta coordinando un gruppo di professori dell’Università di Tananarive, che si rendono disponibili a insegnare anche ad Antsirabe. Inizialmente, sono previste quattro facoltà: Scienze agricole, Informatica, Comunicazioni, Economia. L’inizio dell’attività universitaria è prevista per il settembre 2000. Madame Denise, amica dei nostri padri di Antsirabe, ha già donato la proprietà del terreno e dell’edificio ai dehoniani malgasci, ai quali intende donare anche la proprietà e la gestione dell’università privata. Si ha così modo di promuovere cultura e livello universitario in campi professionali: sarebbe un’opera qualificante la nostra presenza dehoniana in Madagascar.

Madagascar: missione delle due Province-madri: Italia meridionale e Portogallo.