LA PREGHIERA - IL BREVIARIO

(Conferenza agli scolastici)

Jean Léon Dehon

NAZARETH… La preghiera - Il breviario - (AD B 6/6.47, Inv. 39.47)

“In diebus carnis suae preces supplicationesque offerens, exauditus est pro sua reverentia” (Eb 5,7).

I. Eccellenza;

II. Vantaggi;

III. Mezzi.

I. ECCELLENZA

a) Il sacerdote, è il prolungamento di Gesù.

b) Il sacerdote, è la Chiesa orante.

1. (Il sacerdote) è prolungamento di Gesù

Come Gesù e dopo Gesù, il sacerdote è padre e mediatore per la Chiesa: S. Giovanni Crisostomo: “O Sacerdos, tibi creditus est mundus. Mediator et pater es omnium”.

Quale deve essere dunque il sacerdote quando prega?

S. Crisostomo: “Eum qui pro civitate ipsa tota, quid dico civitate? Imo vero pro universo terrarum orbe legatus intercedit, deprecatorque est apud Deum, ut hominum omnium, non viventium modo, sed etiam mortuorum peccatis propitius fiat, qualem, quaeso, esse oportet?”.

Dovrà imitare N. S.

2. Il sacerdote è la Chiesa che prega

“Nos autem orationi instantes erimus” (Act 6,4).

II. VANTAGGI O FRUTTI DELLA PREGHIERA

a) Per la Chiesa.

b) Per il sacerdote.

1. Per la Chiesa

S. Prospero: i sacerdoti sono gli economi della casa di Dio. Per le loro preghiere avranno i tesori celesti.

La scala di Giacobbe (Gn 28) rappresenta l’efficacia della preghiera. Gli angeli portano al cielo le nostre preghiere riportandone i benefici divini.

E’ il canale ordinario delle grazie di Dio per il popolo. “Posui vos ut eatis… et quodcumque petieritis in nomine meo Deus det vobis” (Jo 15,16).

Conversioni e vocazioni possono mancare a causa nostra.

La preghiera del sacerdote rende gloria alla Chiesa trionfante, sollievo alla Chiesa sofferente, soccorso alla Chiesa militante.

2. Per il sacerdote

E’ un onore parlare continuamente a Dio come a un amico.

E’ una sorgente di luce: “Accedite ad eum et illuminamini” (Ps 33,6).

E’ una sorgente di pazienza, di forza, di progresso nella virtù e di consolazione. “Recte novit qui recte novit orare” (S. Agostino).

La preghiera esercita atti di tutte le virtù unendosi ai pensieri dell’Officio.

III. MEZZI

a) Prepararsi.

b) Purificarsi.

c) Applicarsi.

1. Prepararsi

“Ante orationem praepara animam tuam” (Eccli. 18,23). “Noli esse sicut homo qui tentat

Deum” (ib.).

Preparazione remota: raccoglimento: raccoglimento abituale.

Preparazione prossima: mettersi alla presenza di Dio.

2. Purificarsi

Ps 65,18: “Si iniquitatem aspexi in corde meo, non exaudiet Dominus”.

Is 59,2: “Peccata vestra absconderunt faciem ejus a vobis ne exaudiret”.

E’ un muro che ci separa da Dio.

3. Applicarsi interamente

- digne - officium oris;

- attente - officium mentis;

- devote - officium cordis.

S. Girolamo: “Levemus corda nostra cum manibus ad Deum”.

Preghiamo con umiltà: “Oratio humiliantis se penetrabit caelum” -

nubes penetrabit (Eccli. 35,21).

- con confidenza: “Loquebar Moises ad Dominum sicut solet loqui amicus

ad amicum” (cf. Ex. 33,11).

- con compunzione: “Cum clamore valido et lacrimis” (Hb 5,7).

CONCLUSIONE

Signore, donateci lo spirito di preghiera. “Effundam super domum David spiritum

gratiae et precum” (Zach. 12,10).