RECENSIONI

 

Jean Léon Dehon

La rénovation sociale chrétienne

nouvelle édition et présentation par A. Perroux scj

Quest’opera è stata presentata del p. Generale a tutta la Famiglia Dehoniana con la lettera del 14 marzo scorso. La riportiamo per intero.

A cura del Centro Studi esce in questi giorni l’edizione critica di “La rénovation sociale chrétienne”, ossia le 9 Conferenze tenute a Roma da p. Dehon.

Nell’introduzione, dopo aver descritto l’origine di queste Conferenze e il loro impatto nell’ambiente romano, viene presentata l’azione sociale di p. Dehon nel contesto sociale ed ecclesiale della Francia dell’epoca. Segue poi la pubblicazione critica delle 9 Conferenze; esse sono corredate da note esplicative e precedute da una breve presentazione, che le situa e ne riassume il contenuto. Infine, nella terza parte, si intende attualizzare il messaggio di queste Conferenze e le principali tematiche del pensiero sociale di p. Dehon, che ancora oggi, all’inizio del nuovo millennio, possono guidare l’impegno sociale del cristiano, alla luce del Vangelo.

Introduzione, presentazioni e note esplicative servono ad aiutare il lettore alla comprensione del testo e ad apprezzare la portata delle prese di posizione di p. Dehon.

Questa pubblicazione vuole essere una risposta al desiderio del XX Capitolo generale. Il Governo generale, facendo suo tale desiderio, ha proposto a tutta la Congregazione di: “diffondere la dottrina sociale della Chiesa e valorizzare gli scritti di p. Dehon; per questo si incarica il Centro Studi di Roma di pubblicare un’edizione critica delle opere sociali di p. Dehon. Favorire la traduzione dal francese delle opere sociali di p. Dehon, divulgandole anche al di fuori della Congregazione” (Noi Congregazione al servizio della missione, p. 18.3b, Progetto 1997-2003).

La preparazione e la celebrazione della Conferenza generale di Recife, su Economia e Regno di Dio, ha risvegliato l’attenzione e l’interesse dei religiosi scj alle tematiche sociali.

La celebrazione dell’incontro della Famiglia Dehoniana, ad ottobre 2000, ha dimostrato come diversi laici hanno scoperto la figura di p. Dehon, e la sua “spiritualità riparatrice”, proprio nell’impegno sociale a favore delle classi più povere del proprio paese.

Oggi, la lettura attenta di questo volume, ora pubblicato, ci mostra come la passione sociale per l’uomo, in p. Dehon, è inscindibile dalla sua visione dell’amore di Dio, quale si manifesta nella contemplazione del Cuore di Cristo. Noi siamo chiamati ad affrontare le sfide del nostro tempo, certamente diverse da quelle del tempo di p. Dehon, in questa stessa prospettiva: allora questo scritto è davvero un libro per il nostro “oggi”.

Desidero ringraziare il Centro Studi per questa edizione critica di “La rénovation sociale chrétienne”. Un grazie particolare va rivolto al p. André Perroux che, con accurate ricerche e paziente lavoro, dà un contributo specifico per situare, nel contesto socio-ecclesiale della Francia, lo scritto e l’azione sociale del nostro Fondatore.

Chiedo alla Famiglia Dehoniana di utilizzare questo scritto di p. Dehon, traducendolo anche nella propria lingua, perché sia a tutti noi di sostegno nell’operare per il Regno del Cuore di Gesù a favore dei poveri e degli umili.

P. Virginio D. Bressanelli, scj

Superiore generale

 

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Studia Dehoniana 42

“… Con Corazón Solidario”

Seminario Latinoamericano de inculturación del carisma SCJ

El Primer Seminario de inculturación del carisma dehoniano en América Latina, se realizó en Santiago de Chile en el año 1988 con el lema “Estar con el pueblo”.

Doce años después, el mes de febrero 2000, se realizó este segundo Seminario con el lema “Con Corazón Solidario”.

La Comisión de Espiritualidad y Apostolado de la Provincia AU se ha dedicado de lleno a la preparación y realización de este nuevo encuentro de las Comisiones de Espiritualidad y Apostolado de Latinoamérica, que gracias a Dios, pudimos realizar en Luján, la ciudad nacida alrededor del Santuario mariano de la Nación argentina.

Como punto de partida se eligió el tema de la solidaridad porque nos parecía una palabra clave que podía traducir en forma simple y clara para el hombre contemporáneo, una de las dimensiones fundamentales de nuestro carisma.

El Seminario se proponía entonces aclarar el alcance de esta intuición, buscando el desarrollo del tema en los distintos aspectos bíblicos, teológicos, pastorales...

La metodología elegida, según nuestra tradición latinoamericana, fue la del Ver, Juzgar y Actuar, buscando una visión de conjunto, aunque no acabada, de este tema.

La participación y las primeras conclusiones de este Seminario se pueden apreciar en la Carta a la Familia Dehoniana que los participantes han elaborado al final del encuentro de Luján.

Seguramente el clima vivido en estos días fue un fruto apreciado de esa “solidaridad dehoniana” que ya estamos compartiendo entre los distintos países latinoamericanos y de todo el continente americano (esta vez estaban presentes también dos delegado de Canadá y Estados Unidos).

Como feliz coincidencia este espíritu solidario era también lo que proponía Juan Pablo II al empezar este Gran Jubileo del año 2000. El Papa, en el primer discurso al cuerpo diplomático acreditado en el Vaticano, afirmaba con fuerza: “El siglo que comienza deberá ser el siglo de la solidaridad. Y agregaba: “Hoy lo sabemos mejor que ayer; no estaremos nunca felices y en paz los unos sin los otros, y aún menos los unos contra los otros”. Según el Papa, la solidaridad para hacerse efectiva “supone compromisos muy concretos” y entre los que considera prioritarios señala: el diálogo sereno entre las civilizaciones y las religiones; el respecto de los derechos humanos; la prevención de los conflictos y el compartir los bienes y la prosperidad.

En este tema de la solidaridad para el siglo XXI, el Seminario de Luján coincide entonces con una temática ya propuesta por el Papa en diversas circumstancias (ver por ej. el tema: globalización y solidaridad en Ecclesia in America, n. 55).

La Comisión de Espiritualidad y Apostolado AU

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Studia Dehoniana 43

Umberto Chiarello, scj

La nostra Regola di Vita

- Guida per la lettura -

L’attuale Notre Règle de Vie: Constitutions et Directoire Général (1986) segna il termine di un lungo cammino di dibattiti e riflessioni, di ricerche e studi, iniziati nella Congregazione con il CG XV (1966-1967) ; cammino percorso e verificato nelle successive tappe assembleari (Capitoli e Conferenze generali).

In tale cammino si è sempre mirato a un duplice obiettivo: il rinnovamento dei contenuti-idee-principi ispiranti e la revisione-rielaborazione dei codici fondamentali; e ciò in vista dell’unico obiettivo primario: il rinnovamento del nostro vivere e del nostro operare.

L’apparato critico alla Regola di vita, che viene qui offerto, come le tematiche annesse, indicano le linee direttrici di tale cammino, per una lettura più “intelligibile” de “La Nostra Regola di Vita”, facendola derivare dalle sue fonti storiche dottrinali, dalle diverse correzioni-aggiustamenti del testo, lasciando così parlare il testo da se stesso, nella sua ricchezza o povertà; senza sovrapporgli commenti spirituali, teologici o esegetici, per quanto ricchi ed eruditi essi siano.

Si propone perciò come una guida alla lettura della Regola di Vita, cioè un aiuto a comprendere il significato, che i Capitoli generali hanno inteso esprimere con il testo proposto e approvato.

La Regola di Vita è costituita da cinque parti (cf. Indice); ogni parte abbraccia diversi paragrafi, che si sviluppano il 144 numeri.

Il Sommario, posto all’inizio dei paragrafi, riporta i temi indicati dalle Commissioni Capitolari, da sviluppare poi nei vari numeri, e il concatenamento delle idee nelle tematiche trattate.

Il Contenuto dei singoli numeri riprende il nucleo essenziale, privilegiato rispetto ad altri elementi di contorno spirituale, ed evidenzia aspetti proposti nei Capitoli generali.

La storia del Testo, con le sue modifiche e variazioni, con le sue aggiunte e omissioni, con le sue correzioni, aiuta alla comprensione del testo, secondo quel significato che la Regola di Vita del 1973, e poi il CG XVII, hanno voluto esprimere. Vengono riportati in corsivo il testo base della RV73 e quelle ulteriori aggiunte e correzioni, che sono state accettate nella redazione definitiva del testo.

Le Fonti citate (CG XV, Documenti conciliari, Bibbia, Opere di p. Dehon), riportano quei testi, a cui direttamente si sono ispirati i Capitoli generali per l’elaborazione della nostra Regola di Vita. I riferimenti del CG XV vengono riportati secondo la numerazione marginale di Documenta (Doc) VII e il sommario analitico dei temi.

Il volume è dunque una guida alla lettura, in quanto fa scaturire il significato delle singole costituzioni dall’interno del testo stesso, così come è stato elaborato dai redattori.

Non è un commento alla Regola di Vita, nel senso che, partendo dal testo, gli si aggiungono dall’esterno riflessioni spirituali e testi biblici, pensieri di p. Dehon o del magistero ecclesiale. Un tale commento arricchisce certo il testo e ha la sua utilità, ma esso è solo occasione, per associazione di idee, di ulteriore elucubrazione personale. Questo nostro lavoro, invece, non è un commento, ma offre una documentazione originale, da cui elaborare personalmente un commento aderente al testo.

Le “quaestiones disputatae”, e cioè le tematiche raccolte nella seconda parte di questo lavoro, sono quelle discusse nei Capitoli e nelle Conferenze generali, e fanno riferimento alla Regola di Vita. Il rinvio ad esse avviene, nelle note di commento, con la sigla Cf (confronta).

Infine il volume è arricchito da un indice analitico della Regola di Vita.

Questa guida alla lettura è solo un aiuto, ma… necessario, se si vuol cogliere dall’interno del testo quel significato vero che ci viene proposto come Regola della nostra vita religiosa dehoniana.

(Dalla Premessa)

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Studia Dehoniana 44

La Famiglia Dehoniana

- Incontro 2000 -

Come indicato dal titolo, il volume contiene gli “Atti” dell’incontro di tutte le componenti della Famiglia Dehoniana, che si è tenuto a Roma dall’8 all’11 ottobre 2000.

Non è tanto una descrizione giornalistica di quell’evento, ma la raccolta dei testi, dei discorsi, delle comunicazioni, presentati e ascoltati durante quella manifestazione.

Le cose più interessanti sono quindi i “testi”, come la griglia di riflessione, proposta per chiarire che cosa si intende con le espressioni: “famiglia dehoniana” e “laici dehoniani”. Il documento “Instrumentum laboris”, che era una sintesi ordinata delle risposte avute, per rendere possibile durante l’incontro una verifica e una successiva proposta unitaria.

Interessanti anche le “comunicazioni” presentate dalle singole delegazioni: una successione di testimonianze attraverso le quali tutti i gruppi offrono come il proprio “identikit”, per una reciproca conoscenza; mentre i contributi degli esperti sono piuttosto a livello teorico e offrono alcuni criteri per stimolare e orientare la prassi.

Di importanza fondamentale sono, per la loro autorevolezza e per il tema trattato: il contributo del Superiore generale dal titolo La Famiglia Dehoniana e il capitolo Proposte conclusive, che espone le caratteristiche essenziali e qualificanti perché un gruppo possa definirsi come “dehoniano”.

Andrea Tessarolo