Dehoniana Informationes n. 8 '98 

CENTENARIO DELLA NASCITA DEL VENERABILE P. GALLO

Il prossimo 11 gennaio ricorre il centenario della nascita del Venerabile P. Antonio Vincenzo Gallo, oblato del Sacro Cuore - dehoniano.

Per commemorare l'evento sono programmate una solenne concelebrazione, il 10 gennaio 1999, nella Basilica di Cristo Re (Roma III), presieduta dal Superiore Provinciale dell'IS, P. Luigi Mostarda; un pellegrinaggio a Monteforte Irpino, luogo di nascita di P. Gallo, il 18 aprile 1999, con solenne celebrazione presieduta dal Vescovo di Avellino, Mons. Antonio Forte; ancora una solenne concelebrazione a Cristo Re, il 9 maggio 1999, presieduta dal Superiore Generale.

Sono previste per l'occasione anche iniziative di carattere culturale, tra cui delle pubblicazioni sui vari bollettini e riviste delle due Province italiane (IM e IS), trasmissioni radiofoniche e televisive varie, un incontro culturale nella parrocchia di Cristo Re e un numero unico speciale sulla vita del Venerabile.

P. Antonio Gallo era entrato in Congregazione, frequentando le diverse case di formazione e professando il 29 febbraio 1921. Ammalatosi gravemente, vide minacciata la sua aspirazione al Sacerdozio. Già con Ordini Minori, ha dovuto ritornare nella terra natia, ricevendo dalle mani del Vescovo di Avellino l'ordinazione sacerdotale il 14 dicembre 1930. Trasferendosi subito a Roma, venne ammesso come oblato SCJ nella comunità e parrocchia di Cristo Re, dove visse ancora 3 anni, tutti dediti alla pastorale in qualità di vice-parroco. È morto in concetto di santità il 2 maggio 1934, a soli 35 anni. La sua Causa, iniziata già nel 1953, si è conclusa il 9 aprile 1990 con la proclamazione delle virtù eroiche.

SEMINARIO ECUMENICO PROMOSSO DA UMBRALES (AU).

Per celebrare i 50 anni della Dichiarazione dei Diritti Umani, la rivista Umbrales, della Provincia AU, assieme al SEDHU (Servicio Ecuménico para la Dignidad Humana), ha organizzato un Seminario, dal tema «Ciò che lo Spirito dice alle Chiese alle soglie del Terzo Millennio», per interrogarsi e dialogare sulle sfide che la realtà di questo fine secolo presenta alle Chiese nel campo della promozione della dignità di ogni singola persona.

La rivista Umbrales, destinata agli operatori pastorali, si propone di «formare informando», dentro il cammino pastorale che fa la Chiesa nell'America Latina. Ha 7500 abbonati ed è molto utilizzata nei programmi di parecchie radio locali, di incontri giovanili e di catechesi di adulti. Ogni numero, oltre ad offrire informazioni scelte, presenta un tema centrale di attualità e, in allegato, un sussidio pastorale su temi specifici di catechesi, di liturgia o di documenti ecclesiali.

Non è la prima volta che Umbrales organizza un Seminario; lo fa ogni anno per favorire l'incontro con i lettori e comunicatori amici. Ecco i temi dei precedenti Seminari: «Comunicatori in tempi di crisi», «Comunicazione e Liturgia», «Il fenomeno della comunicazione e la Nuova Evangelizzazione», «Tradurre la Storia in parole di speranza e in atti di amore», «Comunicatori cristiani in un mondo pluralista», «Le nuove tecnologie della comunicazione, una sfida per i comunicatori cristiani», «Il volto di Gesù nel cinema».

Nel realizzare questi Seminari, Umbrales spesso si associa ad altri organismi sociali o ecclesiali, sia dell'Argentina che dell'Uruguay.

Il Seminario di quest'anno, realizzato nello scorso settembre in Uruguay, ha voluto inserirsi nel cammino del Giubileo, per cui ha svolto il tema dello Spirito Santo, in chiave di ecumenismo. Hanno preso parte al Seminario le principali Chiese cristiane dell'Uruguay. Oltre gli Arcivescovi, residenziale ed emerito, di Montevideo, vi hanno partecipato due pastori della Chiesa Metodista; il direttore dell'ONG, Vida y Educación, organismo che lavora con i bambini della strada; il direttore del SEDHU; il Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche di Urugyay; un pastore della Chiesa Evangelica di Río de la Plata e il Moderatore della Chiesa Valdese, con altri rappresentanti di queste Chiese.

La riflessione si è centrata su tre temi: povertà, diritti umani ed ecumenismo. Di fronte alla povertà, come marginalizzazione economica, e alla negazione dei diritti umani, il cristiano afferma la sua opzione per i poveri e la sua solidarietà con gli esclusi.

Il tono festivo del Seminario è stato dato dalla partecipazione di cori, anch'essi ecumenici: dai classici inni gregoriani ai tanghi religiosi delle Chiese evangeliche.

I partecipanti al Seminario hanno sottolineato che soltanto con gesti concreti di solidarietà davanti ai problemi esaminati si potrà costruire un nuovo ecumenismo cristiano che passi dalle intenzioni e dai discorsi a una testimonianza visibile di ciò che lo Spirito dice alle Chiese, nella ricerca comunitaria della sua presenza nella storia.

PROGRAMMA DELLA REGIONE GEOCULTURALE SCJ DELL'AMERICA LATINA

È dal 1972 che i Superiori Provinciali e Regionali SCJ dell'America Latina si radunano quasi ogni anno per interscambiare aspetti della vita delle loro Province e Regioni e per programmare insieme alcune azioni comuni.

Il primo raduno è avvenuto in preparazione del Capitolo Generale del 1973. Da allora, oltre gli incontri dei Superiori Maggiori, da loro stessi organizzati, si sono susseguiti altri tipi di incontri, anche settoriali (pastorale vocazionale, formatori, Commissioni di Spiritualità e Apostolato, di Giustizia e Pace, animatori delle Missioni, ecc.). Così si è arrivati a condividere quanto avviene nelle diverse Assemblee annuali celebrate in ognuna di queste circoscrizioni ed in altre occasioni significative.

Dall'interscambio si è passati alla collaborazione, tradotta finora nelle seguenti iniziative: noviziato latino-americano a Maciel; preparazione congiunta per la Professione Perpetua con periodi della durata di 40 giorni; Seminari di studio e di approfondimento di alcuni temi dehoniani o di interesse comune, come quello del 1988 («Essere con il popolo») e quello previsto per il 2000 sull'inculturazione del nostro carisma.

L'esempio dei Superiori e il coinvolgimento dei confratelli religiosi ha spinto anche i Laici Dehoniani ad organizzarsi a livello di Regione Latino-americana e a celebrare periodicamente assemblee a quel livello.

In occasione dell'incontro del Direttivo Generale con i Superiori Maggiori SCJ, avvenuto a Roma agli inizi di novembre, i Superiori latino-americani si sono radunati il 31 ottobre scorso, interscambiandosi temi di interesse comune e valutando l'andamento delle iniziative congiunte in corso. In quel raduno hanno approfondito anche l'eventualità di creare una «comunità profetica in America Latina», studiando soprattutto tre possibilità - Uruguay, Ecuador e Mato Grosso - con preferenza per l'Uruguay. Hanno inoltre programmato le attività comuni per il biennio 1999-2000, ben tredici, da cui emergono l'incontro internazionale di pastorale vocazionale, da organizzare insieme con la Curia Generale; l'incontro degli animatori dello spirito e attività missionaria, che avverrà nel 1999 in occasione del VI Congresso latino-americano sulle Missioni; la realizzazione, nell'anno 2000, di un Seminario sull'inculturazione del nostro carisma; un'Assemblea di Giustizia e Pace, a gennaio del 2000, in preparazione della Conferenza Generale; e un incontro dei giovani religiosi SCJ nel 2002.

Queste attività comuni sono già frutto dello spirito «Noi Congregazione al servizio della Missione» e servono ad alimentare un maggior senso di comunione, partecipazione e coinvolgimento, in un cammino che sta percorrendo sia la Chiesa latino-americana che la vita consacrata.