Obituary for P GIOVANNI COLOMBO (IS) 

+ GIOVANNI Giuseppe COLOMBOIS

Italian - English -Portuguese -French - Spanish





Nacque a Carcano d’Albavilla (Como), diocesi di Milano, il 2 febbraio 1916, in una regione di profonda tradizione religiosa. Rimase orfano di padre in giovane età e frequentò gli studi ginnasiali alla Scuola Apostolica di Albino (1927-1932).

In occasione della sua prima professione religiosa, esprimeva così il forte attaccamento alla Chiesa: "Sono nato nella Chiesa Cattolica, voglio con la grazia di Dio perseverare e vivere in essa e soprattutto impetro da Dio la grande grazia di morire nel suo seno" (Albisola Superiore, 21.09.1933).
Frequentò gli studi teologici a Bologna dove divenne sacerdote il 28.06.1942 in pieno clima di guerra. Fu inviato a Roma per completare i suoi studi. Frequentò il Pontificio Ateneo di Propaganda Fide dove ottenne la licenza in teologia e l'Istituto Biblico dove uscì con il baccalaureato in S. Scrittura.

I superiori lo chiamarono ad insegnare allo Studentato per le Missioni di Bologna, ma il suo desiderio era di poter ritornare a Roma per completare gli studi e conseguire la laurea in S. Scrittura. A Bologna lo attendeva una intensa attività sociale: fu vice assistente diocesano delle ACLI, il movimento dei lavoratori cattolici, dal 1946 al 1951. Poi assistente sociale delle Donne di Azione Cattolica nel 1950-1951.

Intanto il card. Giacomo Lercaro stava preparando un gruppo di religiosi che potessero lavorare, in aiuto al clero diocesano, in campo religioso, morale e sociale per risollevare le zone spiritualmente depresse della sua Arcidiocesi di Bologna. P. Colombo fu scelto come membro di questo gruppo, chiamato "Fraternitas". Il padre lavorò con tutto l'impegno delle sue forze giovanili. Il 9 ottobre 1955 lo stesso card. Lercaro, nella chiesa di S. Maria dei Poveri, in via Nosadella, a Bologna, gli consegnava il crocefisso - insieme ad altri due missionari in partenza per il Mozambico. Il padre passò qualche tempo in Portogallo per imparare la lingua e poi si recò in Mozambico dove rimase fino al 1961.

In un breve soggiorno in Italia, si distinse per un atto di coraggio che gli meritò un riconoscimento dalla Prefettura di Bologna. Il 30 maggio 1956, passando per caso a Pieve di Cento (Bologna) intervenne coraggiosamente a spegnere un incendio, traendo in salvo, una povera donna con la sua bambina.

Dal Mozambico doveva poi passare alla missione di Basoko nel 1962-1963, sempre disposto a sacrificare la propria vita nei luoghi dove maggiore era il pericolo e più grande il sacrificio.
Ma tanta dedizione doveva costargli cara. In seguito ad una grave malattia, era costretto a ritornare in Italia e ad abbandonare per sempre l'ideale della "missio ad gentes".

Gli ultimi anni di attività di P. Colombo lo vedono a Napoli, dove si dedica al ministero e collabora alla rivista missionaria, ad Albino, a Capiago e a Monza per la predicazione e il servizio alle parrocchie.
Gli ultimi anni, passati nella casa di riposo di Bolognano, furono caratterizzati da grave infermità che lo ridusse a restare in carrozzella e a perdere progressivamente l'uso della parola.

Carattere schietto, sapeva suscitare amicizie aprendo il suo cuore alle nascoste povertà di tante persone. Negli anni di ministero in Italia, ha aiutato molti poveri e molti ammalati, andandoli a visitare e a confortare. Si privava di ogni cosa per donarla a chi aveva bisogno.

Ringraziamo P. Giovanni Colombo per tutto il bene fatto per la Congregazione e per la Chiesa. È stato un vero figlio di P. Dehon. E’ ritornato alla casa del Padre il 12 febbraio 2000.
P. Rota Battista Tarcisio


Obituary for GIOVANNI COLOMBO (IS) 

+Giovanni Giuseppe Colombo IS





Born at Carcano d’Albavila (Como), in the diocese of Milan on February 2, 1916, a region of strong religious tradition, he lost his father at an early age and studied at our minor seminary at Albinio from 1927 to 1932.

At his first profession he expressed strong love for the Church: “I was born in the Catholic Church, and I ask for the grace to persevere in the Church, above all I implore God for the great grace to die in His arms.” (Abisola Superiore, 21.09.1933) He studied theology at Bologna and was ordained a priest on 28.06.1942 during the war. He was sent to Rome to complete his studies at the Propaganda Fide where he received his license in theology, as well as a bachelor’s degree in scripture from the Biblical Institute.

His superiors asked him to teach at the Studentato per le Missione in Bologna, but he wished to return to Rome to complete his studies in Sacred Scripture. At Bologna he was very active in social issues, and was assistant director of ACLI, (Catholic Association of Italian Workers) from 1946 to 1951. He also worked with the Women for Catholic Action in 1950 - 1951.

During this period Cardinal Giacomo Lecaro was preparing a group of religious to aid the diocesan clergy in promoting religion, morals and social issues in spiritually depressed areas of the Archdiocese of Bologna. Fr. Colombo was chosen as a member of the group called Franternitas. He worked especially among with youth. On October 9, 1955, in the Church of Our Lady of Poverty on Via Nosadella in Bologna the same Cardinal Lercaro presented Fr. Colombo with the mission cross, together with two others preparing to leave for Mozambique. After spending some time in Portugal studying Portuguese he arrived in Mozambique where he stayed until 1961.

During a brief visit to Italy he was recognized for his bravery by the Prefecture of Bologna. On May 30, 1956 passing by Pieve di Centro (Bologna) he helped extinguish a fire and in the process saved a poor woman and her child.

In Mozambique he served at the mission in Basoko from 1962 to 1963. He was always willing to go where the danger was greater, as was the sacrifice. Due to serious illness he was forced to return to Italy though he never lost his missionary zeal.

His later years of ministry found him working at Naples collaborating on the mission magazine, then at Albinio, Capiago and Monza where he gave parish missions.

Finally he retired to our house for senior religious at Bolognano where a debilitating illness slowly took its toll first confining him to a wheel chair and finally taking his ability to speak.

He was a man of blunt character who knew how to open the hearts of his friends and tap their hidden talents. In his years of ministry in Italy he helped many of the poor and the ill visiting them and comforting them. He deprived himself of everything in order to give it to those in need.

We give thanks for all the good P. Giovanni Colombo accomplished for the Congregation and the Church. He was a true son of Fr. Dehon. He returned to the house of his Father on February 12, 2000.

By p. Rota Tracisio Batiste (IS)

Obituary for GIOVANNI COLOMBO (IS) 

+Giovanni Giuseppe Colombo IS




Nasceu em Carcano d’Albavilla a 2 de fevereiro de 1916 e ficou órfão cedo. Foi então para o seminário de Albino (1927-1932).

Por ocasião de sua primeira profissão, em Albisola, assim escrevia: "Nasci na Igreja Católica, nela quero morrer, com a graça de Deus".

Fez os estudos teológicos em Bolonha onde foi ordenado a 28 de junho de 1942 em plena guerra. Foi mandado para Roma onde frequentou o pontifício Ateneu da Propaganda Fidei, no qual conseguiu a licenciatura em teologia. Frequentou ainda a Instituto Bíblico, bacharelando-se em sagrada Escritura.

Foi designado então para lecionar em Bolonha, embora desejasse se doutorar em Escritura. Em Bolonha desenvolveu intensa atividade social: foi vice assessor diocesano do sindicato católico, de
1946 a 1951, e assessor social das Senhoras da Ação Católica, de 50 a 51.

Quando o cardeal Lercaro lançou a idéia de um grupo de padres para atuar nas áreas mais abandonadas de Bolonha, o P. Giovanni foi escolhido para integrar o grupo, chamado então "Fraternitas". Em 1955, o próprio cardeal Lercaro, na igreja de S. Maria dei Poveri, entregava-lhe o crua de missionário, junto a outros dois que partiam para o Moçambique. Ficou ali até 1961.
Na breve estadia na Itália destacou-se por ter salvado uma senhora de um incêndio, em 1956, tendo recebido uma menção honrosa da prefeitura de Bolonha.

Do Moçambique ele foi para o Zaire. Em Basoko ficou de 62 a 63. Muito dedicado corajoso, acabou contraindo doenças que o obrigaram a retornar para a pátria.
Nos últimos anos de atividade, trabalhou em Nápoles, Albino, Capiago e Monza.
Por fim, acabou na casa de enfermos de Bolognano, numa cadeira de rodas e foi perdendo a fala aos poucos.

Caráter tranquilo, sabia fazer amizades. Dedicou-se muito aos pobres e doentes. Era capaz de passar privações para atender a algum necessitado. Foi um verdadeiro filho de Pe. Dehon.

Pe. Tarcicio Rota (IS)

Obituary for GIOVANNI COLOMBO (IS) 

+Giovanni Giuseppe Colombo IS

Né à Carcano d'Albavila (Como), au diocèse de Milan, le 2 février 1916, une région de forte tradition religieuse, il a perdu son père très tôt et a étudié à notre petit séminaire d'Albino de 1927 à 1932.

Lors de sa première profession, il a manifesté un grand amour pour l'Église: "Je suis né dans l'Église catholique, et je demande la grâce de persévérer dans l'Église et, par dessus tout, je demande à Dieu la grâce de mourir en son sein." (Abisola Superiore, 21.09.1933). Il a étudié la théologie à Bologne et a été ordonné prêtre le 28 juin 1942, pendant la guerre. On l'a envoyé poursuivre ses études à Rome, à la Propaganda Fide, où il a obtenu sa licence en théologie, ainsi qu'un baccalauréat en Écriture de l'Institut Biblique.

Ses supérieurs lui demandèrent d'enseigner au Studentato per le Missione à Bologne, mais il souhaitait retourner à Rome pour compléter ses études en Écriture Sainte. À Bologne, il fut très impliqué dans les questions sociales, et fut directeur-adjoint de l'ACLI (Association Catholique des Travailleurs Italiens) de 1946 à 1951. Il a aussi travaillé pour Femmes pour l'Action Catholique, de 1950 à 1951.

À cette époque, le Cardinal Giacomo Lecaro regroupait des religieux pour aider le clergé diocésain dans la promotion de la religion, de la morale et des questions sociales dans des régions spirituellement pauvres de l'Archidiocèse de Bologne. Le P. Colombo fut choisi comme membre de ce groupe, appelé Fraternitas. Il a travaillé particulièrement avec les jeunes. Le 9 octobre 1955, en l'église Notre-Dame-de-Pauvreté, Via Nosadella à Bologne, le même Cardinal Lecaro lui remet la croix missionnaire, ainsi qu'à deux autres confrères qui se préparent à partir pour le Mozambique. Après avoir étudié le portugais au Portugal, il arrive au Mozambique où il restera jusqu'en 1961.

Au cours d'une brève visite en Italie, la Préfecture de Bologne soulignera sa bravoure. Le 30 mai 1956, en passant à Pieve di Centro (Bologne), il a aidé à éteindre un incendie et a sauvé la vie d'une pauvre femme et de son enfant.

Au Mozambique, il a travaillé à Basoko de 1962 à 1963. Il était toujours prêt à aller où étaient les plus grands dangers, les plus grands sacrifices. Gravement malade, il dut revenir en Italie, sans jamais perdre son zèle missionnaire.

Nous le retrouvons plus tard travaillant à Naples, collaborant au magazine missionnaire, puis à Albino, Capiago et Monza, où il prêche des missions paroissiales.

Il se retira finalement à notre maison pour confrères âgés, à Bolognano, où la maladie le confina bientôt à une chaise roulante, puis lui enleva la faculté de parler.

C'était un homme au caractère fort, qui savait ouvrir le coeur de ses amis et faire ressortir leurs talents cachés. Pendant ses années de ministère en Italie, il a aidé beaucoup de gens pauvres et malades, les visitant et les réconfortant. Il s'est dépouillé de tout pour donner à ceux qui en avaient besoin.

Nous rendons grâce à Dieu pour tout le bien que le P. Colombo a fait pour la Congrégation et pour l'Église. Il fut un vrai fils du Père Dehon. Il est rentré à la maison du Père le 12 février 2000.

par P. Rota Tarcisio Batiste (IS)



 
 
 

Obituaary for P GIOVANNI COLOMBO (IS)

+ GIOVANNI Giuseppe COLOMBOIS






Nacque a Carcano d’Albavilla (Como), diocesi di Milano, il 2 febbraio 1916, in una regione di profonda tradizione religiosa. Rimase orfano di padre in giovane età e frequentò gli studi ginnasiali alla Scuola Apostolica di Albino (1927-1932).

In occasione della sua prima professione religiosa, esprimeva così il forte attaccamento alla Chiesa: "Sono nato nella Chiesa Cattolica, voglio con la grazia di Dio perseverare e vivere in essa e soprattutto impetro da Dio la grande grazia di morire nel suo seno" (Albisola Superiore, 21.09.1933).
Frequentò gli studi teologici a Bologna dove divenne sacerdote il 28.06.1942 in pieno clima di guerra. Fu inviato a Roma per completare i suoi studi. Frequentò il Pontificio Ateneo di Propaganda Fide dove ottenne la licenza in teologia e l'Istituto Biblico dove uscì con il baccalaureato in S. Scrittura.

I superiori lo chiamarono ad insegnare allo Studentato per le Missioni di Bologna, ma il suo desiderio era di poter ritornare a Roma per completare gli studi e conseguire la laurea in S. Scrittura. A Bologna lo attendeva una intensa attività sociale: fu vice assistente diocesano delle ACLI, il movimento dei lavoratori cattolici, dal 1946 al 1951. Poi assistente sociale delle Donne di Azione Cattolica nel 1950-1951.

Intanto il card. Giacomo Lercaro stava preparando un gruppo di religiosi che potessero lavorare, in aiuto al clero diocesano, in campo religioso, morale e sociale per risollevare le zone spiritualmente depresse della sua Arcidiocesi di Bologna. P. Colombo fu scelto come membro di questo gruppo, chiamato "Fraternitas". Il padre lavorò con tutto l'impegno delle sue forze giovanili. Il 9 ottobre 1955 lo stesso card. Lercaro, nella chiesa di S. Maria dei Poveri, in via Nosadella, a Bologna, gli consegnava il crocefisso - insieme ad altri due missionari in partenza per il Mozambico. Il padre passò qualche tempo in Portogallo per imparare la lingua e poi si recò in Mozambico dove rimase fino al 1961.

In un breve soggiorno in Italia, si distinse per un atto di coraggio che gli meritò un riconoscimento dalla Prefettura di Bologna. Il 30 maggio 1956, passando per caso a Pieve di Cento (Bologna) intervenne coraggiosamente a spegnere un incendio, traendo in salvo, una povera donna con la sua bambina.

Dal Mozambico doveva poi passare alla missione di Basoko nel 1962-1963, sempre disposto a sacrificare la propria vita nei luoghi dove maggiore era il pericolo e più grande il sacrificio.
Ma tanta dedizione doveva costargli cara. In seguito ad una grave malattia, era costretto a ritornare in Italia e ad abbandonare per sempre l'ideale della "missio ad gentes".

Gli ultimi anni di attività di P. Colombo lo vedono a Napoli, dove si dedica al ministero e collabora alla rivista missionaria, ad Albino, a Capiago e a Monza per la predicazione e il servizio alle parrocchie.
Gli ultimi anni, passati nella casa di riposo di Bolognano, furono caratterizzati da grave infermità che lo ridusse a restare in carrozzella e a perdere progressivamente l'uso della parola.

Carattere schietto, sapeva suscitare amicizie aprendo il suo cuore alle nascoste povertà di tante persone. Negli anni di ministero in Italia, ha aiutato molti poveri e molti ammalati, andandoli a visitare e a confortare. Si privava di ogni cosa per donarla a chi aveva bisogno.

Ringraziamo P. Giovanni Colombo per tutto il bene fatto per la Congregazione e per la Chiesa. È stato un vero figlio di P. Dehon. E’ ritornato alla casa del Padre il 12 febbraio 2000.
P. Rota Battista Tarcisio



 
Obituaary for GIOVANNI COLOMBO (IS)

Giovanni Giuseppe Colombo IS






Born at Carcano d’Albavila (Como), in the diocese of Milan on February 2, 1916, a region of strong religious tradition. He lost his father at an early age and studied at our minor seminary at Albinio from 1927 to 1932.

On his first profession he expressed strong love for the Church: "I was born in the Catholic Church, and I ask for the grace to persevere in the Church, above all I implore God for the great grace to die in His arms." (Abisola Superiore, 21.09.1933) He studied theology at Bologna and was ordained a priest on 28.06.1942 in an atmosphere filled with war. He was sent to Rome to complete his studies at the Propaganda Fide where he received his license in theology, as well as a bachelor’s degree in scripture from the Biblical Institute.

His superiors asked him to teach at the Studentato per le Missione in Bologna, but he wished to return to Rome to complete his studies in Sacred Scripture. At Bologna he was very active in social issues, and was assistant director of ACLI, (Catholic Association of Italian Workers) from 1946 to 1951. He also worked with the Women for Catholic Action in 1950 - 1951.

During this period Cardinal Giacomo Lecaro was preparing a group of religious to aid the diocesan clergy in promoting religion, morals and social issues in spiritually depressed areas of the Archdiocese of Bologna. Fr. Colombo was chosen as a member of the group called Franternitas. He worked especially among with youth. On October 9, 1955, in the Church of Our Lady of Poverty the same Cardinal Lercaro presented Fr. Colombo with the mission cross, together with two others preparing to leave for Mozambique. After spending some time in Portugal studying Portuguese he arrived in Mozambique where he stayed until 1961.

During a brief visit to Italy he was recognized for his bravery by the Prefeture of Bologna. On May 30, 1956 passing by Pieve di Centro (Bologna) he helped extinguish a fire and in the process saved a poor women and her child.

In Mozambique he served at the mission in Basoko from 1962 to 1963. He was always willing to give to those who were in greater need. He was greatly loved and appreciated by the people. Due to serious illness he was forced to return to Italy though he never lost his missionary zeal.

His later years of ministry found him working at Naples collaborating on the mission magazine, then at Albinio, Capiago and Monza where he gave parish missions.

Finally he retired to our house for senior religious at Bolognano where a debilitating illness slowly took its toll first confining him to a wheel chair and finally taking his ability to speak.

He was a man of blunt character who knew how to open the hearts of his friends and tap their hidden talents. In his years of ministry in Italy he helped many of the poor and the ill visiting them and comforting them. He deprived himself of everything in order to give it to those in need.

We give thanks for all the good P. Giovanni Colombo accomplished for the Congregation and the Church. He was a true son of Fr. Dehon. He returned to the house of his Father on February 12, 2000.

By p. Rota Tracisio Batiste (IS)



 

Obituario por GIOVANNI COLOMBO (IS)  

+Giovanni Giuseppe Colombo IS

Nació en Carcano d’Albavila (Como), en la diócesis de Milán el 2 de Febrero de 1916, una región de fuerte tradición religiosa. Perdió a su padre a edad muy temprana y estudió en nuestro seminario menor en Albinio desde 1927 hasta 1932.

En su primera profesión expresó un fuerte amor a la Iglesia: "Nací en la Iglesia Católica, y pido por la gracia de preservar en la Iglesia, por lo que imploro a Dios, por la gran gracia de morir en sus brazos." (Abisola Superiore, 21.09.1933) Estudió teología en Bologna y fue ordenado sacerdote el 28.06.1942 en una atmósfera troncada por la guerra. Fue enviado a Roma para completar sus estudios en el Propaganda Fide donde recibió su licencia en teología, como buen bachiller se graduó en escritura en el Instituto Bíblico.

Sus superiores le pidieron enseñar en el Studentato per le Missione en Bologna, pero él quería volver a Roma a completar sus estudios e Sagrada Escritura. En Bologna fue muy activo en la cuestión social, y fue director asistente del ACLI, (Asociación Católica de Trabajadores Italianos) desde 1946 hasta 1951. También trabajó con las Mujeres para la Acción Católica en 1950 - 1951.

Durante este período, el Cardenal Giacomo Lecaro estaba preparando un grupo de religiosos para animar al clero diocesano en la promoción de la religión, cuestiones sociales y morales, en espiritualidad, áreas deprimidas de la Arquidiócesis de Bologna. El P. Colombo fue escogido como uno de los miembros del grupo llamado Fraternitas. Trabajó especialmente con los jóvenes. El 9 de Octubre de 1955, en la Iglesia de Nuestra Señora de la Pobreza el mismo Cardenal Lercaro presentó al P. Colombo con la cruz de la misión, junto con otros dos que se preparaban para ir a Mozambique. Después de pasar algún tiempo en Portugal estudiando Portugués llegó a Mozambique donde permaneció hasta 1961.

Durante una breve visita a Italia fue reconocido por su coraje por la Prefectura de Bologna. El 30 de Mayo de 1956 pasando por Pieve di Centro (Bologna) ayudó a extinguir un fuego y salvó una pobre mujer con su hija.

En Mozambique sirvió en la misión de Basoko desde 1962 hasta 1963. Siempre fue diligente para darse a aquellos que tenía mayor necesidad. Fue muy amado y apreciado por la gente. Debido a serias enfermedades se vio forzado a volver a Italia aunque nunca perdió su fervor misionero.

Sus años siguientes de ministerio lo encontramos trabajando en  Nápoles colaborando en la revista de las misiones, luego en Albinio, Capiago y Monza donde estuvo al servicio de la parroquia.

Finalmente se retiró a nuestra casa de ancianos religiosos en Bolognano donde una debilitante enfermedad lo llevó a perder sus facultades confinándolo en una silla de ruedas y, finalmente, perdiendo la habilidad para hablar.

Fue un hombre de carácter tranquilo que sabía cómo abrir los corazones de sus amigos y destapar sus talentos ocultos. En sus años de ministerio e Italia ayudó a muchos pobres y enfermos visitándolos y confortándolos. Se privó a sí mismo de todo para darlo a aquellos que estaban en necesidad.

Damos gracias por todo lo bueno que el P. Giovanni Colombo aportó a la Congregación y a la Iglesia. Fue un verdadero hijo del P. Dehon. Volvió a la casa de su Padre el 12 de Febrero del 2000.

Por p. Rota Tracisio Batiste (IS)