P. Rafael Gonçalves da Costa, presidente del Centro Studi a Roma 

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Nuovi approcci al Fondatore e uno spirito di collaborazione nella ricerca

Il 1 gennaio 1999 Rafael Gonçalves da Costa (nato il 14.03.!!! 1940) della provincia portoghese è stato nominato presidente del Centro Studi a Roma. Oltre lui, sono membri del Centro Studi i pp. Driedonckx, Perroux e Tessarolo a tempo pieno e i pp. Siebenaler e Martínez de Alegrià nella misura del loro tempo disponibile. In una breve intervista abbiamo parlato con p. Rafael sul suo compito.

Dal 1 gennaio 1999 sei presidente del Centro Studi a Roma. Che cos’è la funzione di un tale presidente?

Quando il p. Generale mi ha chiesto di coordinare le attività del nostro Centro Studi, è stato suo desiderio espresso quello di promuovere a tutti i livelli lo spirito di collaborazione. Questo già si faceva nel passato, ma veramente un compito mio è di rinforzare la collaborazione fra gli studiosi qui al Centro ma anche il collegamento fra il Centro Studi e altri studiosi nella ricerca dehoniana fuori di Roma. E poi sono nel Centro Studi il punto di riferimento per il Governo Generale.

Potresti dare alcuni esempi per questa voglia di promuovere lo spirito di collaborazione?

Certo. Al Centro fra i membri presenti ogni decisione che riguarda il lavoro del Centro, anche la più piccola, è presa in gruppo, dopo una discussione. Per questo i membri del Centro si riuniscono al meno una volta al mese. Ma forse è altrettanto importante la collaborazione con gli studiosi fuori di Roma. Troppo spesso si fanno lavori preziosi nelle provincie che purtroppo poi sono conosciuti in una sola provincia. Per questo pensiamo di fare ogni due anni un numero speciale di Studia Dehoniana nella quale saranno pubblicati lavori dei ricercatori di diverse provincie. Lo stesso scopo per quanto riguarda la rivista Dehoniana. Già da tempo P. Tessarolo, che ne ha la cura, cerca di provocare contributi da tutte le parti della congregazione. Contatti, scambio di idee al livello delle ricerche dehoniane questo è uno dei nostri scopi.

Siete anche al servizio diretto delle provincie?

Nella misura del tempo disponibile, sì. P. Perroux per esempio spesso è invitato a tenere conferenze sul nostro fondatore e sulla nostra spiritualità. Così l’ha fatto in Belgio, Francia, Camerun ecc. Si è messo anche al servizio dei Laici Dehoniani e delle Soeurs Servantes, tanto importanti per la nostra fondazione. Anche il p. Egidio Driedonckx, imbattibile nella conoscenza dell’Archivio, spesso è richiesto di tenere conferenze sulla nostra storia nel mondo di lingua spagnola.

E il tuo proprio lavoro attualmente?

Stiamo lavorando alla pubblicazione della corrispondenza del p. Dehon. È un lavoro urgente, ma anche molto difficile. Decifrare la scrittura del Dehon, ma soprattutto di quelli che gli scrivono e poi il fatto che ogni tanto un po’ dappertutto si scoprono nuove lettere sconosciute tutto ciò ci pone davanti a seri problemi. Però la pubblicazione della corrispondenza del Fondatore è di grande importanza per la conoscenza della sua personalità.

Secondo te, riguardo al nostro fondatore, su che cosa si deve lavorare, indagare di più?

Forse toccherebbe piuttosto a p. Perroux rispondere con la sua competenza a questa domanda. Personalmente mi sembrano almeno due i campi di ricerca molto validi. Il primo girerebbe intorno alla domanda: Quali sono le fonti della formazione spirituale del nostro Fondatore: gli autori, le scuole che hanno avuto un influsso sul suo sviluppo spirituale. L’altro campo di grande interesse secondo me è la ricerca della psicologia umana di p. Dehon: Che tipo di uomo era, come ha vissuto i suoi rapporti con gli amici, con il mondo feminile - come ho detto tanto importante per la nostra fondazione, quale il tipo di suoi giudizi sui confratelli...

Non hai paura di fare troppa psicoanalisi alla distanza di 100 anni?

Credo che dobbiamo utilizzare tutti gli approcci possibili per conoscere il nostro Fondatore e la psicologia e la psicoanalisi ne sono alcuni. Non si tratta di farlo più piccolo, non si tratta di una curiosità malsana. La grazia sempre agisce nella natura, di questo siamo convinti. Quindi dobbiamo conoscere il più possibile questa natura, quel gioco umano del positivo e negativo, della contrarietà della vita per poi poter apprezzare anzi di più il lavoro della grazia in questo uomo. Per esempio dovremmo conoscere di più il suo ottimismo imbattibile ma fondato, la sua volontà di andare al fondo delle questioni ecc. Non mi sono mai piaciuti i santi troppo idealizzati. Un tale lavoro, che dovrebbe esser svolto da specialisti nella materia, veramente potrebbe illuminarci sull’opera della grazia nella vita di Dehon e poi anche essere utile per la nostra propria vita.


P. Rafael Gonçalves da Costa, President of Centro Studi, Rome 

New approaches to the Founder and a spirit of collaboration in research work -

On January 1, 1999 Rafael Gonçalves da Costa (born the 14.03.1940) from the Portuguese province was nominated president of Centro Studi in Rome. In addition to him, Fathers Driedonckx, Perroux and Tessarolo are full time members of Centro Studi. While Fathers Siebenaler and Martínez de Alegrià collaborate as their time permits. In a short interview we spoke with Fr. Rafael about his task.

As of January 1, 1999 you are the president of Centro Studi in Rome. What is the function of this office?

When Fr. General asked me to coordinate the activities of our Centro Studi, his express desire was to promote the spirit of collaboration at all levels. This was already beening done, but in fact the main focus of my task is to reinforce the collaboration between the researchers here in Rome but also the collaboration between Centro Studi and other specialists in dehonian research outside of Rome. And finally I’m the contact person with the General Government for Centro Studi..

Could you give some examples of this desire to promote the spirit of collaboration?

Surely. Between the members of Centro every decision concerning the research work is taken within in the group, after serious discussion. For this the members of the Centro gather at least once a month. Perhaps even more important, is the collaboration with specialists outside of Rome. In fact, too often precious works are done in the provinces, but unfortunately remain unknown on the congregational level. For this we are thinking of publishing every two years a special edition of Studia Dehoniana gathering the works of researchers from various provinces. ‘Dehoniana’, too, is concerned with this aspect of collaboration. Fr. Tessarolo, who is responsible of ‘Dehoniana’ always tries to inspire contributions from all parts of the congregation. Contacts, exchange of ideas in the dehonian research, this is one of our main tasks.

You are also directly serving the provinces?

According to the time available - yes. For example Fr. Perroux often is invited to hold lectures on Fr. Dehon or on our spirituality in Belgium, France, Cameroon etc. In this perspective he served also lay dehonians and the Sister Servants. Also Fr. Egidio Driedonckx, with his unique familiarity with our Dehon Archive, often is asked to hold lectures in the Spanish speaking regions.

And your own work actually?

We are working on the publication of the correspondence of Fr. Dehon. This is an urgent but also very difficult work. To decipher the handwriting of Dehon, and even more difficult the writings of those who write letters to Dehon, the fact that unknown letters of Dehon are continualy being discovered, these are serious problems to work on. But the publication of the correspondence of the Founder is of a great importance in order to know his personality.

According to you, what in Fr. Dehon should be the object of greater attention in research?

Perhaps this is a question you should rather ask of Fr. Perroux because of his competence in the matter. Personally I would indicate at least two valid fields of investigations: The first one would treat the question: What are the sources of the spiritual formation of our Founder - the authors, the schools that had an influence on his spiritual development. The other field of huge interest should be the psychological make up of Fr. Dehon: What type of man was he, how did he live his relationships with friends, with women - of such an importance for our foundation, how did he come to his judgements on the confreres....

You don’t fear to do too much psychoanalysis at the distance of some 100 years?

I’m convinced that we must use all the approaches possible in order to know our Founder better and better and psychology and the psychoanalysis are some of them. The aim is not to reduce Dehon, nor to satisfy an unhealthy curiosity. We believe that the divine grace acts in human nature. Therefore we have to discover more and more this nature, this human dynamic of the negative and the positive, of the conflictuality in human life in order to be able to appreciate more the work of grace in this human-being. For example. we should know more about his invincible but well founded optimism, his will to get to the root of the issues etc. The over-idealized saints never touched me very much. Once again: such research, which has to be done by specialists in the matter, really could illuminate for us the work of grace in the life of Dehon and thus be useful for our own life, too.


P. Rafael Gonçalves da Costa, Arbeit als Leiter des Centro Studi in Rom 

Neue Zugänge zum Stifter und ein Geist der Zusammenarbeit in der Forschung -

Am 1. Januar 1999 wurde Rafael Gonçalves da Costa (geboren am 14.03.!!! 1940) aus der portugiesischen Provinz zum Leiter des Centro Studi in Rom ernannt. Außer ihm sind die Patres Driedonckx, Perroux und Tessarolo Vollzeitmitglieder des Centro Studi, die Patres Siebenaler und Martínez de Alegrià arbeiten gemäß ihrer zeitlichen Möglichkeiten im Centro mit. In einem kurzen Interview haben wir mit P. Rafael über seine Aufgabe gesprochen.

Seit dem 1. Januar 1999 bist Du Leiter des Centro Studi in Rom. Was ist die Aufgabe eines solchen Leiters?

Als P. General mich gebeten hat, die Aktivitäten unseres Centro Studi zu koordinieren, war sein ausdrücklicher Wunsch, auf allen Ebenen den Geist der Zusammenarbeit zu fördern. Bereits in der Vergangenheit gehörte dies zur Arbeitsweise des Centro, aber für mich als Leiter ist es eine der Kernaufgaben, die Zusammenarbeit zwischen den in der Stifter- und Kongregationsforschung Tätigen im Centro Studi, aber auch die Verbindung zwischen Centro Studi und anderen in der dehonianischen Forschung Tätigen außerhalb Roms zu verstärken. Darüber hinaus bin ich im Centro Studi die Bezugsperson für die Generalleitung.

Könntest Du uns einige Beispiele für diese Förderung der Zusammenarbeit nennen?

Sicherlich. Im Centro Studi wird jede auch noch so kleine Entscheidung, die unsere Arbeit betrifft, innerhalb der Gruppe nach eingehender Diskussion getroffen. Deshalb treffen sich die Mitglieder des Centro mindestens einmal im Monat. Aber vielleicht ist mindestens ebenso wichtig die Zusammenarbeit mit Forschenden außerhalb Roms. Viel zu oft entstehen in den einzelnen Provinzen wertvolle Arbeiten, die allerdings dann der Kenntnis einer einzelnen Provinz vorbehalten bleiben. Deshalb überlegen wir z.B., alle zwei Jahre eine Sondernummer von Studia Dehoniana zu machen, in der die Arbeiten von Mitbrüdern aus verschiedenen Provinzen veröffentlicht würden. Das gleiche Ziel wird mit der Zeitschrift Dehoniana verfolgt. Bereits seit einiger Zeit ist P. Tessarolo, dem die Leitung von ‘Dehoniana’ obliegt, bemüht, Beiträge in allen Teilen der Kongregation anzuregen. Kontakte, Austausch von Ideen innerhalb der dehonianischen Forschung, das ist eines unserer Ziele.

Stehen Eure Dienste auch direkt den Provinzen zur Verfügung?

Im Rahmen der zeitlichen Möglichkeiten - ja. So ist z.B. P. Perroux oft zur Vorträgen und Kursen über unseren Stifter und unsere Spiritualität eingeladen, zuletzt in Belgien, Frankreich, Kamerun etc. Er hat ebenfalls den dehonianischen Laien und den für unsere Gründung so wichtigen Soeurs Servantes, wertvolle Dienste geleistet. Auch P. Egidio, der in der Kenntnis unseres Stifter-Archives unschlagbar ist, wird vor allem im spanischen Sprachbereich oft um Vorträge über unsere Geschichte gebeten.

Und Deine augenblickliche Arbeit?

Wir arbeiten augenblicklich an der Veröffentlichung der Korrespondenz von P. Dehon - eine dringliche, aber auch sehr schwierige Arbeit. Das Entziffern der Schrift Dehons, aber vor allem der Schrift derer, die ihm schreiben, die Tatsache, daß immer wieder neue bisher unbekannte Briefe von Dehon auftauchen - all das stellt uns vor zahlreiche verschiedene Probleme. Dennoch: Die Veröffentlichung der Korrespondenz unseres Gründers ist von herausragender Bedeutung für die Kenntnis seiner Persönlichkeit.

Was sind Deiner Meinung Themen in der Stifterforschung, die vertieft werden müßten?

Vielleicht müßte diese Frage eher an P. Perroux, der darin kompetenter ist, gestellt werden. Ich persönlich sehe vor allem zwei bedeutende Bereiche für die weitere Forschung. Der erste würde um die Frage kreisen: Welche sind die Quellen für die geistliche Bildung unseres Stifters: die Autoren, die Schulen, die einen Einfluß auf seine geistliche Entwicklung gehabt haben. Der zweite Bereich von großem Interesse ist meiner Meinung nach die Erforschung der Psychologie von P. Dehon: Was für ein Mensch ist er gewesen, wie hat er seine Beziehung mit Freunden, mit Frauen - wie gesagt für unsere Gründung sehr wichtig - gelebt, wie haben sich seine Urteile über Mitbrüder gebildet....

Hast Du keine Angst, über eine Distanz von 100 Jahren hinweg zuviel Psychoanalyse zu betreiben?

Ich bin überzeugt, daß wir alle uns heute zur Verfügung stehenden Zugänge nützen müssen, um unseren Stifter kennenzulernen, und sowohl Psychologie als auch Psychoanalyse sind deren einige. Es geht nicht darum, Dehon kleiner zu machen, es handelt sich nicht um eine destruktive Neugier. Wir sind davon überzeugt, daß die Gnade immer in der Natur wirkt. Allein deshalb müssen wir so weit wie möglich jene Natur kennenlernen, jenes menschliche Spiel von Gutem und Bösem, der Widersprüche und Gegensätze etc., um dann noch besser das Werk der Gnade in diesem Menschen schätzen zu können. So müßten wir zum Beispiel noch viel besser seinen unschlagbaren, aber nie unbegründeten Optimismus kennenlernen, seinen Willen, den Fragen auf den Grund zu gehen... Mir persönlich haben nie die zu stark idealisierten Heiligen gefallen. Die eben angesprochene Arbeit, die natürlich von entsprechenden Fachleuten getan werden müßte, könnte uns tatsächlich helfen, das Wirken der Gnade im Leben Dehons besser kennenzulernen und von daher auch für unser eigenes Leben nützlich sein.


Pesquisando o Fundador num espírito de colaboração 

Entrevista com Pe. Rafael Gonçalves da Costa, presidente do Centro Studi -

Dia 1 de janeiro de 1999 P. Rafael Gonçalves da Costa (LU) assumiu a presidência do Centro Studi de Roma. São membros full time do Centro: P. A. Tessarolo (IS), P. A. Perroux (EF), P. Egidio Driedonkx. Colaboram na medida do possível os padres Alegría (HI) e Cláudio Siebenaler (CU). O que segue é o que P. Rafael disse numa entrevista.

Qual é a tarefa do presidente do Centro Studi?

Assumi o cargo a pedido do Superior Geral para criar um espírito de maior colaboração entre seus membros e estabelecer um intercâmbio com pesquisadores fora de Roma. Devo também ser o ponto de referência e contato com o governo geral.

Pode explicar melhor como acontece esta colaboração?

Qualquer decisão deve ser tomada depois de discutida. Por isso, há uma reunião mensal, pelo menos. A colaboração com pesquisadores fora de Roma é igualmente importante. Há muitos trabalhos de valor feitos nas províncias que ficam restritos a elas. Pensamos fazer a cada dois anos um número especial de Dehoniana para publicar estes trabalhos. Há tempos o Pe. Tessarolo, que é o responsável pela revista, procura a colaboração de mais gente. Nosso objetivo é fazer circular idéias sobre as pesquisas em torno do Fundador.

Vocês prestam serviços às províncias também?

Na medida do possível. Pe. Perroux, p, ex., é muito solicitado para dar palestras aqui e ali sobre o Fundador e nossa espiritualidade. Ele assessora ainda os Leigos dehonianos e as Irmãs Servantes, tão próximas da nossa fundação. Pe. Egidio é solicitado para palestras nas províncias de língua espanhola, na área histórica da Congregação.

Qual é seu trabalho atual?

Trabalho na publicação da correspondência de Pe. Dehon.É um trabalho urgente e difícil, decifrar a escrita do Fundador e daqueles que lhe escreveram. De vez em quando descobrem-se novas cartas que trazem novos problemas. A publicação desta correspondência é fundamental para conhecer sua personalidade.

Qual seria o aspecto da vida do Fundador a merecer uma pesquisa mais profunda?

Caberia ao P. Perroux responder a esta pergunta. A mim parece que dois aspectos sejam mais importantes: a) os autores, as escolas de espiritualidade que mais influenciaram Pe. Dehon; b) a personalidade de P. Dehon, sua análise psicológica, que homem era ele, como se relacionava com seus amigos, com o mundo feminino, coisa tão importante para nossa fundação, como avaliava seus confrades...

Não seria ousadia esta análise, cem anos depois?

Acho que podemos usar todos os meios, inclusive a psicologia e a psicanálise, para avaliar o nosso Fundador. Não se trata de diminui-lo, nem de mera curiosidade. A graça age dentro da natureza humana. Devemos, então, conhecer esta natureza, em suas luzes e sombras, em suas ambigüidades, para apreciar mais a ação da graça no homem que foi Pe. Dehon. Por exemplo, devemos estudar melhor seu otimismo extremado e justificado, sua pertinácia em ir até o fim nas causas importantes. Nunca me agradaram os santos idealizados à perfeição. Uma pesquisa deste jaez, feita por especialistas, poderia trazer muita luz sobre a obra da graça de Deus na vida de Pe. Dehon e poderia ser útil para a vida de cada um de nós também.


P. Rafael Gonçalves da Costa, presidente del Centro Studi a Roma 

Nuovi approcci al Fondatore e uno spirito dicollaborazione nella ricerca -

P. Rafael Gonçalves da Costa e il suocompito di presidente del Centro Studi a Roma

Il 1 gennaio 1999 Rafael Gonçalves da Costa(nato il 14.03.!!! 1940) della provincia portoghese è stato nominato presidentedel Centro Studi a Roma. Oltre lui, sono membri del Centro Studi i pp. Driedonckx,Perroux e Tessarolo a tempo pieno e i pp. Siebenaler e Martínez de Alegriànella misura del loro tempo disponibile. In una breve intervista abbiamo parlatocon p. Rafael sul suo compito.

Dal 1 gennaio 1999 sei presidente del Centro Studia Roma. Che cos’è la funzione di un tale presidente?

Quando il p. Generale mi ha chiesto di coordinarele attività del nostro Centro Studi, è stato suo desiderio espressoquello di promuovere a tutti i livelli lo spirito di collaborazione. Questo giàsi faceva nel passato, ma veramente un compito mio è di rinforzare la collaborazionefra gli studiosi qui al Centro ma anche il collegamento fra il Centro Studi e altristudiosi nella ricerca dehoniana fuori di Roma. E poi sono nel Centro Studi il puntodi riferimento per il Governo Generale.

Potresti dare alcuni esempi per questa vogliadi promuovere lo spirito di collaborazione?

Certo. Al Centro fra i membri presenti ogni decisioneche riguarda il lavoro del Centro, anche la più piccola, è presa ingruppo, dopo una discussione. Per questo i membri del Centro si riuniscono al menouna volta al mese. Ma forse è altrettanto importante la collaborazione congli studiosi fuori di Roma. Troppo spesso si fanno lavori preziosi nelle provincieche purtroppo poi sono conosciuti in una sola provincia. Per questo pensiamo di fareogni due anni un numero speciale di Studia Dehoniana nella quale saranno pubblicatilavori dei ricercatori di diverse provincie. Lo stesso scopo per quanto riguardala rivista Dehoniana. Già da tempo P. Tessarolo, che ne ha la cura, cercadi provocare contributi da tutte le parti della congregazione. Contatti, scambiodi idee al livello delle ricerche dehoniane questo è uno dei nostri scopi.

Siete anche al servizio diretto delle provincie?

Nella misura del tempo disponibile, sì. P.Perroux per esempio spesso è invitato a tenere conferenze sul nostro fondatoree sulla nostra spiritualità. Così l’ha fatto in Belgio, Francia, Camerunecc. Si è messo anche al servizio dei Laici Dehoniani e delle Soeurs Servantes,tanto importanti per la nostra fondazione. Anche il p. Egidio Driedonckx, imbattibilenella conoscenza dell’Archivio, spesso è richiesto di tenere conferenze sullanostra storia nel mondo di lingua spagnola.

E il tuo proprio lavoro attualmente?

Stiamo lavorando alla pubblicazione della corrispondenzadel p. Dehon. È un lavoro urgente, ma anche molto difficile. Decifrare lascrittura del Dehon, ma soprattutto di quelli che gli scrivono e poi il fatto cheogni tanto un po’ dappertutto si scoprono nuove lettere sconosciute tutto ciòci pone davanti a seri problemi. Però la pubblicazione della corrispondenzadel Fondatore è di grande importanza per la conoscenza della sua personalità.

Secondo te, riguardo al nostro fondatore, su checosa si deve lavorare, indagare di più?

Forse toccherebbe piuttosto a p. Perroux risponderecon la sua competenza a questa domanda. Personalmente mi sembrano almeno due i campidi ricerca molto validi. Il primo girerebbe intorno alla domanda: Quali sono le fontidella formazione spirituale del nostro Fondatore: gli autori, le scuole che hannoavuto un influsso sul suo sviluppo spirituale. L’altro campo di grande interessesecondo me è la ricerca della psicologia umana di p. Dehon: Che tipo di uomoera, come ha vissuto i suoi rapporti con gli amici, con il mondo feminile - comeho detto tanto importante per la nostra fondazione, quale il tipo di suoi giudizisui confratelli...

Non hai paura di fare troppa psicoanalisi alladistanza di 100 anni?

Credo che dobbiamo utilizzare tutti gli approccipossibili per conoscere il nostro Fondatore e la psicologia e la psicoanalisi nesono alcuni. Non si tratta di farlo più piccolo, non si tratta di una curiositàmalsana. La grazia sempre agisce nella natura, di questo siamo convinti. Quindi dobbiamoconoscere il più possibile questa natura, quel gioco umano del positivo enegativo, della contrarietà della vita per poi poter apprezzare anzi di piùil lavoro della grazia in questo uomo. Per esempio dovremmo conoscere di piùil suo ottimismo imbattibile ma fondato, la sua volontà di andare al fondodelle questioni ecc. Non mi sono mai piaciuti i santi troppo idealizzati. Un talelavoro, che dovrebbe esser svolto da specialisti nella materia, veramente potrebbeilluminarci sull’opera della grazia nella vita di Dehon e poi anche essere utileper la nostra propria vita.