DAL MESSICO / FAX DEL PADRE FRANS VAN DER HOFF SCJ (NE) 23.05.1999

English - French - Italian - Spanish - Portuguese

Oggi, Domenica di Pentecoste, ho mangiato bene, benché le stesse cose di sempre: un brodo di mais, patate fritte e a motivo della festa un pezzo di pollo. La carne si mangia poco questi ultimi tempi, ha un prezzo proprio proibitivo: un chilo di carne costa pressoché due paghe giornaliere. La gente comune beneficia poco dei risultati economici.

Quest'anno abbiamo prodotto un grande quantità di caffè (più di 30.000 balle), di cui il più è stato venduto. Ma i prezzi sono poveri per non dire bassissimi, meno male che siamo sempre in grado di vendere il caffè alle condizioni dell'organizzazione Max Havelaar. Da poco tempo abbiamo messo in piedi un commercio alternativo anche qui nello stesso Messico (Mercado Justo Mexicano). Dalla parte dell'UCIRI (la nostra Cooperativa degli Indios coltivatori di caffè dell'Istmo) hanno fatto tutto il possibile per far concorrere tutti gli interessati a questo scopo. Meravigliosamente ci si mostra molto interessamento sia nelle piccole che nelle grande aziende. La torrefazione del caffè, la facciamo noi stessi e il caffè, bellamente confezionato, è presente negli scomparti dei negozi. Per ora non ancora in grande quantità, ma aumenterà gradatamente. Il solo UCIRI aveva già creato un bel mercato di 100 tonnellate l'anno fra caffè torrefatto e macinato, ma adesso abbiamo già 1500 tonnellate! Il resto viaggia oltremare o va dai nostri vicini settentrionali. Nel mese d'aprile si è fatta un'assemblea generale di tutti i comitati locali. Hanno scelto come tema: la Mistica di UCIRI! Quando mi hanno sottoposto questo tema mi ha sorpreso un po', poiché, sebbene sia questo il decimo punto d'azione di UCIRI, era sempre rimasto un po' celato all'ombra. Valendoci dell'accompagnamento di un esperto di dinamica del gruppo (non uno sbruffone imborghesito di bolle d'aria, ma un buon realista) ci siamo dati da fare attorno a questo tema per quattro giorni. È stata un'esperienza molto affascinante e ne sono emersi forti elementi di una teologia indigena, con schietti accorgimenti/completamenti alla teologia locale della liberazione. Il vescovo ausiliare, che avevamo invitato a presenziare, non credeva ai suoi orecchi; era molto interessato, anche se io ho avuto l'impressione che molte cose gli siano entrate da un orecchio e uscite dall'altro. Il fatto è che egli aveva sempre pensato che UCIRI fosse un progetto meramente economico sociale ed è rimasto sorpreso di scoprire che è nello stesso tempo un progetto pastorale alternativo che per di più parte dalla base, dalla stessa gente.

Questi ultimi tempi ho avuto molto da fare: parecchi raduni ecc. Infatti, sono stato nominato consultore del Ministero dello sviluppo sociale. Essi s'interessano solo alle cifre e non hanno la minima idea di quel che si sta facendo alla base e dei cambiamenti qualitativi in atto nelle organizzazioni sociali delle quali il governo se ne lava le mani. Il governo s'interessa soltanto dello sviluppo puramente economico secondo il vangelo neoliberale e le leggi del mercato. Non so se potremo aspettarci dei reali progressi tramite decisioni governamentali, ma almeno stanno adesso ad ascoltarci. E questo è già un miglioramento, dato che finora abbiamo incontrato solo opposizione da parte loro e che adesso loro cercano noi.

Il prossimo mese il Ministro dell'agricoltura e il Ministro dello sviluppo sociale verranno a fare una visita di lavoro all'UCIRI, per ascoltarci e osservarci sul posto, senza presenza della stampa e senza guardie del corpo. A livello nazionale UCIRI comincia a contare parecchio. La settimana scorsa c'è stata la Fiera Nazionale in cui si sono presentate 600 organizzazioni sociali (produttori di caffé, di verdure, artigianato ecc., tutte piccole organizzazioni) nella capitale, Città del Messico. Questa manifestazione è stato inaugurata officialmente dallo stesso Presidente del Messico. Benché ci conosca ben poco o affatto, ha citato UCIRI e la mia persona come un modello avente una funzione in tutto quell'insieme, anche se le nostre idee politiche non sono in sintonia con il suo partito, tuttavia considerava che abbiamo fatto un notevole progresso democratico da questa parte! Dopo l'apertura toccava a me dire due parole che a dir breve significavano che vendiamo sì il caffé, ma non la verità! Quindi ho avuto gli applausi frenetici dell'organizzazione. Evidentemente non hanno più "paura" e sono pronti a difendere la loro causa contro uno stato pur sempre repressivo.

Il banco di crediti olandese Rabobank è venuto a visitarci e hanno girato un film sul fare dell'UCIRI. Sono molto incuriosito, ché questo film verrà girato all'occasione dell'Assemblea Generale di tutti i sodali. Speriamo riceverne una copia. Hanno fatto riprese per più di 60 ore per un cortometraggio di appena 25 minuti. Tutto questo in rapporto con il fondo d'aiuto del Rabobank dal quale abbiamo un piccolo saldo di credito.

Tante belle cose a voi tutti. Arrivederci in luglio.
Frans van der Hoff SCJ


Fax from Mexico: Fr. Frans van der Hoff, scj (05/23/99)

Today, Pentecost Sunday, I ate well even though it was the usual: corn soup, fried potatoes, and a piece of chicken because of the feast. Meat is eaten rarely nowadays because of its exorbitant price. One kilo of meat costs about two days wages. Ordinary people have received few benefits from the economic outcome.

This year we were able to produce a great amount of coffee (more than 30,000 bales) most of which was sold. Prices were low, very low; at least we are able to sell our coffee each year according to the conditions set by the Max Havelaar organization. Just recently, we have also set in motion an alternative market here in Mexico (Mercado Justo Mexicano). On our part, the UCIRI (our Cooperative of Indian Coffee Workers in the Isthmus) has done its utmost to make itself known to those who might be interested. To our great surprise, many large and small companies have shown great interest in it. We do the coffee roasting ourselves and the nicely packaged coffee is found on grocery shelves. At present, we cannot supply great quantity, but we're are getting there. By itself, UCIRI has already created a market for 100 tons of roasted ground coffee. But now we supply 1500 tons. The difference goes oversees or to our neighbors up north. In April, there was a general assembly of all local committees. As their theme they chose: The Mystique of UCIRI. When I learned of the thematic, I was somewhat surprised because though this was the 10th point on our action agenda, it was not given high priority. Taking advantage of the presence of a group dynamic expert (not a windbag but a realist), we spent four days on the topic. It was a fascinating experience and from it we drew forth some elements of an indigenous theology with straightforward relationships to local liberation theology. The local auxiliary bishop, invited to preside, could not believe his own ears and was greatly impressed even though I believe many things went in one ear and out the other. He had always thought that the UCIRI was a purely social economic project and was surprised to learn that it was equally an alternative pastoral project that come from the people as its base.

These recent days I have had much to do: meetings, etc. I have, in fact, been named consultor to the Ministry for Social Development. They are interested only in numbers and don't have the slightest idea of what we are doing at the base and of the qualitative changes taking place in social organizations that the government has washed its hands of. The government is interested solely in pure economic development according to the neoliberal gospel and the laws of the market place. I don't know if we can expect real progress as a result of government decisions, but at least now they are listening. And this is an improvement because, up till now, we met only opposition from them but now they are looking us up.

Next month, the Ministry of Agriculture and the Ministry for Social Development are coming to see the work of UCIRI and to observe and listen on the scene, without newsmen and bodyguards. At the national level, UCIRI is beginning to get attention. Last week, the National Fair was held in the capital Mexico City at which 600 social organizations were present (coffee and vegetable producers, artisans, etc., all small organizations). The president of Mexico officially opened it. Even though UCIRI is little known, it was cited, along with me, by the president as a model for having everything together even though our political ideas are not shared by his party. Yet, he stated that we had made considerable democratic progress from our side. After the opening, it was my turn to say a few words which boiled down to this: we sell coffee, not truth! Afterwards, I had tremendous applause from the organization. Truly, they are no longer fearful and are ready to defend their cause against a repressive state.

The Dutch credit bank, Rabobank, came to pay a visit and to film the work of UCIRI. I am working so that the film will be shown on the occasion of the General Assembly of the members. I hope to obtain a copy. They shot film for over 60 hours to arrive at a documentary of about 25 minutes. This was all done in relation to the aid fund of the Rabobank in which we have a small credit balance.

My best wishes to you all. See you in July.
Frans van der Hoff, scj 

Fax desde México: P. Frans van der Hoff, scj (05/23/99)

Hoy, Domingo de Pentecostés, He comido bien en comparación a lo usual: sopa de maíz, patatas fritas, y un pedazo de pollo a causa de la fiesta. La carne es una comida rara en estos días debido a su exorbitante precio. El valor de un kilo de carne equivale aproximadamente a dos días de salario. La gente ordinaria ha recibido pocos beneficios del éxito económico.

Este año hemos podido producir una gran cantidad de café (más de 30.000 sacos) de lo cual la mayor parte ha sido vendida. Los precios son bajos, muy bajos; finalmente somos capaces de vender nuestro café cada año de acuerdo con las condiciones puestas por la organización Max Havelaar. Recientemente hemos puesto también en proposición un mercado alternativo aquí en México (Mercado Justo Mexicano). Por nuestra parte, el UCIRI (nuestra Cooperativa de Trabajadores de Café Indígenas en el Istmo) ha hecho todo lo posible para dar ellos mismos la información a aquellos que puedan estar interesados. Para nuestra gran sorpresa, muchas grandes y pequeñas empresas han mostrado gran interés en ello. Hacemos el café tostándolo nosotros mismos y lo presentamos en un encantador paquete para los estantes de los expendedores.

Hasta ahora, no podemos surtir una gran cantidad, pero estamos llegando a ello. Por sí mismo, el UCIRI ha creado ya un mercado con 100 toneladas de café tostado. Pero ahora nosotros abastecemos 1500 toneladas. La diferencia va por ultramar o a nuestros vecinos del norte. En Abril hubo una asamblea general de todas las comunidades locales. Escogieron como tema: La Mística de UCIRI. Cuando me enteré de la temática, me llevé alguna sorpresa porque pensé que este era el 10mo punto de nuestra agenda de trabajo, que no se le daría prioridad. Aprovechando la presencia de un experto en dinámicas de grupo (no un charlatán, sino un realista), hablamos cuatro días acerca del tema. Fue una experiencia fascinante y a raíz de ella extrajimos elementos de una teología indígena con relación directa a la teología de la liberación local. El obispo auxiliar, invitado a presidir, no podía creer lo que oía y estaba fuertemente impresionado, aunque yo pienso que muchas cosas le entraron por un oído y le salieron por el otro. Él siempre tuvo la idea de que el UCIRI era un proyecto puramente económico social y estaba sorprendido de darse cuanta de que era igualmente un proyecto pastoral alternativo que venía desde la gente y su base.

Los últimos días he tenido mucho que hacer: encuentros, etc. He sido, de hecho, nombrado consultor para el Ministerio de Desarrollo Social. Ellos sólo están interesados en números y no tienen la más mínima idea de qué estamos haciendo en la base y de los cambios cualitativos que están llevándose a cabo en las organizaciones sociales de las que el gobierno se ha lavado las manos. El gobierno está interesado solamente en el puro desarrollo económico de acuerdo con el evangelio neoliberal y a las leyes del mercado. No sé si podemos esperar un progreso real como resultado de las decisiones gubernamentales, pero finalmente, ahora ellos están escuchando. Y esta es una mejora porque, hasta ahora, sólo encontrábamos oposición de su parte, pero ahora están solicitándonos.

El próximo mes, el Ministro de Agricultura y el Ministro de Desarrollo Social vendrán a ver el trabajo de UCIRI y a ver y escuchar en la escena sin reporteros ni cuerpos de seguridad. A nivel nacional, UCIRI está empezando a ser tomada en cuenta. La semana pasada, se realizó la Feria Nacional en la capital, Ciudad de México, a la que asistieron 600 organizaciones sociales (productores de café y de vegetales, artesanos, etc. Todos de pequeñas organizaciones). El presidente de México abrió oficialmente la Feria. Teniendo en cuenta que UCIRI es poco conocida, fue citada, junto conmigo, por el presidente como un modelo ha tener todos en cuenta aun cuando nuestras ideas políticas no sean compartidas por su partido. Aún manifestó que nosotros hemos creado un progreso democrático considerable por nuestra parte. Después de la apertura, fue mi turno de decir unas pocas palabras que se pueden resumir así: ¡nosotros vendemos el café, no la verdad! Después, me dieron un tremendo aplauso desde la organización. Realmente, ellos no son cobardes y están dispuestos a defender su causa contra la represión del estado.

El banco de crédito alemán, Rabobank, vino a hacer una visita y a filmar el trabajo de UCIRI. Estoy trabajando para que el video sea mostrado con ocasión de la Asamblea General de los miembros. Espero obtener una copia. Ellos filmaron cerca de 60 horas para hacer un documental de 25 minutos aproximadamente. Eso fue todo en relación con el fondo de ayuda del Rabobank en el cual tenemos un pequeño balance de crédito.

 

Mis mejores deseos para todos ustedes. Nos vemos en Julio
Frans van der Hoff, scj 

Fax de mexico: P. Frans van der Hoff, scj (05.23.99)

Aujourd'hui, fête de la pentecôte, j,ai bien mangé, même si c'était le menu habituel: soupe de maïs, pommes de terre frites et un morceau de poulet, parce que c'est fête. On mange très peu de viande maintenant, parce qu'elle est bien trop dispendieuse. un kilo de viande coûte presque deux jours de salaire. Les gens ordinaires ont très peu bénéficié des progrès économiques.

Cette année, nous avons produit une grande quantité de café (plus de 30 000 balles), que nous avons presque tout vendu. Les prix étaient bas, très bas; au moins, nous avons pu vendre notre café chaque année, en conformité avec les conditions imposées par l'organisation Max Havelaar. Tout récemment, nous avons aussi commencé un marché alternatif au Mexique même (Mercado Justo Mexicano). Pour sa part, l'UCIRI (notre Coopérative de Travailleurs indiens du Café de l'Isthme) a fait de son mieux pour se faire connaître des intéressés. À notre grande surprise, plusieurs compagnies, petites et grandes, on manifesté beaucoup d'intérêt.Nous torréfions le café nous-mêmes, et il se retrouve joliment emballé sur les tablettes d'épicerie. Nous ne pouvons encore en produire de grandes quantités, mais nous y travaillons. L'UCIRI a déjà suscité un marché pour 100 tonnes de café, mais nous en avons 1 500 tonnes! Les surplus sont vendus outremer, ou à nos voisins du nord. En avril, tous les comités locaux se sont réunis en assemblée générale, sous le thème qu'ils avaient choisi: La Mystique de l'UCIRI. J'ai été quelque peu surpris d'apprendre le thème choisi, parce qu'il était 10è sur notre plan d'action, sans grande priorité. Nous avons profité de la présence d'un expert en dynamique de groupe (non pas un moulin à paroles, mais un réaliste), nous avons passé quatre jours sur ce sujet. Ce fut une expérience extraordinaire et nous en avons tiré quelques éléments pour une théologie autochtone, en lien avec la théologie de la libération. L'évêque auxiliaire, invité à présider, ne pouvait en croire ses oreilles et a été très impressionné, même si je pense que bien des choses sont entrées par une oreille eyt sorties par l'autre. Il a toujours pensé que l'UCIRI était seulement un projet socio-économique, et a été étonné d'apprendre qu'il s'agissait aussi d'un projet pastoral alternatif qui vient de la population elle-même.

J'ai eu beaucoup à faire au cours des derniers jours: réunions, etc. J'ai été nommé consulteur pour le Ministère du Développement Social. Tout ce qui les intéreste, ce sont les chiffres, et ils n'ont aucune idée de ce que nous faisons à la base et des changements qualitatifs qui se produisent dans les organismes sociaux dont le gouvernement s'est lavé les mains. Le gouvernement n'est intéressé que dans le développement économique selon l'évangile néolibéral et les lois du marché. Je ne sais pas si nous pouvons attendre un réel progrès des décisions gouvernementales, mais au moins, nous savons qu'ils nous écoutent. C'est déjà une amélioration, puisque jusqu'ici, nous ne rencontrions que de l'opposition, et on nous regardait de haut.

Le mois prochain, le Ministère de l'Agriculture et le Ministère du Développement Social viendront voir le travail de l'UCIRI, observer et écouter, sans journalistes ou gardes du corps. L'UCIRI commence à attirer l'attention au niveau national. La semaine dernière avait lieu la Foire Nationale, à Mexico, la capitale, et quelque 600 organismes sociaux étaient présents (producteurs de café ou de légumes, artisans, etc., tous les petits organismes). C'est le Président du Mexique qui en a proclamé l'ouverture. Même si elle est encore peu connue, le président a cité l'UCIRI comme un modèle, même si nous ne partageons pas les idées de son parti. Il a mentionné que nous avions fait de réels progrès en matière de démocratie. Après l'ouverture, c'était à moi de dire quelques mots qui se résument à ceci: nous vendons du café, non pas de la vérité! Après coup, j'ai été très applaudi par l'organisation. Vraiment, ils n'ont plus peur et sont prêts à défendre leur cause contre un état répressif. La banque néerlandaise Rabobank est venu voir et filmer le travail de l'UCIRI. Je travaille à ce que le film soit présenté à l'occasion de l'Assemblée Générale des membres. J'espère en recevoir une copie. Ils ont filmé pendant plus de 60 heures pour faire un documentaire d'environ 25 minutes. Le tout en relation abec le fonds d'aide de Rabobank où nous avons une petite balance de crédit.

 

Meilleurs voeux à tous. Au revoir en jouillet.
Frans van der Hoff, scj