CONGREGAZIONE DEI SACERDOTI DEL S. CUORE DI GESU'
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Capitolo Generale Comunicato stampa n. 13, 2 giugno 1997

Vi abbiamo riferito un po' troppo sbrigativamente l'elezione del Superiore Generale e ce ne scusiamo. Adesso non vorrei ritornare sui passi... perduti, ma qualche precisazione mi sembra d'obbligo. Il P. Virginio Bressanelli ha accettato, confidando in Dio, nel sostegno della preghiera di tutti alla quale ha fatto ricorso e nella collaborazione del futuro Consiglio perché, dopo l'Incarnazione, Dio ha bisogno degli uomini. A questo proposito, ringraziando i membri del Consiglio uscente, ha affermato che in loro ha apprezzato particolarmente il coraggio del dissenso in alcune circostanze. Possiamo essere certi che non si è limitato ad ascoltare. Ecco: lo stile è l'uomo.

A che punto siamo?

A un certo punto della scalata, si riprende fiato guardando il panorama. Abbiamo alle spalle una settimana e mezza e anche il lavoro è a un punto e mezzo. Lo "status Congregationis" con le realtà positive, i problemi e le sfide, sono davanti agli occhi di tutti. Il Progetto Globale, (continuiamo a chiamarlo così), è in corso di elaborazione, dopo il faticoso accordo sulla metodologia, sui quattro temi maggiori finora presi in considerazione: Missione e missioni, Condivisione e comunione, Impegno sociale, Formazione. Ma va portato a termine con approfondimenti operativi: come, chi, con quali mezzi, in quali tempi si potranno raggiungere gli obiettivi che il Capitolo ha indicato? È il Capitolo stesso che lo deve dire nelle sue linee essenziali.

La materia è rimessa ancora una volta allo studio dei gruppi capitolari ma questa volta con un volto cambiato: non più gruppi linguistici, bensì geografici. Si è così recuperata una richiesta che era stata presentata in questo senso. E si era detto che se ne sarebbe fatto uso. Parola di boureau de presidence! Ma questi gruppi debbono procedere anche a uno scambio di idee sui criteri per formare il nuovo Consiglio (6 Consiglieri "pro hac vice") e sulle sue caratteristiche. Un sondaggio preliminare (a scrutinio segreto) ha già offerto qualche indicazione molto sommaria ai Capitolari. Non è finita. Quali sono le strutture di governo di cui si richiede una revisione (come dire una strategia nuova per situazioni che almeno intenzionalmente dovrebbero essere nuove)?. Quali le strutture di cui si deve occupare il Capitolo, con quali orientamenti studiarle, come metterle allo studio fuori Capitolo?

Il Capitolo, un po' nell'affanno per il Progetto Globale, aveva trovato un escamotage, creando un deus ex machina con la costituzione di un Comitato ad hoc. Questo comunque dovrebbe avere degli orientamenti, ma poi ci sono delle materie che richiedono una decisione capitolare che non può essere demandata, tra cui alcune mozioni.

Non emozioniamoci troppo...

Le mozioni presentate al Capitolo dai Capitoli provinciali o in seno al Capitolo stesso sono 14 (quattordici). Sembrano un po' troppe. In prima istanza il Capitolo deve decidere se ammetterle o no alla discussione; se accettate, l'Assemblea deve decidere se deve discuterle immediatamente o quando; al momento della discussione la mozione viene accettata o respinta. Si va con i cosiddetti piedi di piombo. Una mozione è stata già liquidata, quella che chiedeva l'anticipazione dell'elezione del Superiore Generale sulla data prevista. Ma non è successo niente di grave. Il Superiore Generale ha fatto il suo bel discorso al Papa (speriamo che Internet ve lo abbia trasmesso!), senza dovergli dire che era un Superiore a fine mandato. E il Papa non glielo ha chiesto, anzi ha risposto con un bel discorso. Delle altre tredici mozioni ne restano in piedi sette. A tempo debito, quando il "boureau de presidence" le metterà in discussione vi diremo di che cosa si tratta e che fine faranno.

Ma qualche curiosità vogliamo levarvela. Quelle non ammesse? Per alcune ce ne dispiace, per altre no. Giudicate voi. Ad esempio: "Il Capitolo provinciale LW decide di mantenere e di sviluppare l'insediamento di Clairefontaine come presenza e irradiamento dehoniano nella nostra regione; di fare tutto, secondo le sue possibilità (ma di chi? del Capitolo provinciale?), per giungervi: a livello comunitario, a livello di laicato, a livello finanziario e a livello internazionale". È stata respinta. Ma chi, mi domando, non vuole Clairefontaine? Però, che cosa c'entra un Capitolo generale con questa faccenda? Forse per il livello internazionale? Economicamente non credo, perché sono generosi con altre opere dell'Istituto, da quanto mi risulta. E per questa bocciatura ci dispiace, ma forse la questione è stata male impostata. Me ne sentirò, me ne sentirò...

Il Governo Generale istituisca una Commissione, (non sarebbe meglio un Comitato?), per creare un logo universale per la Congregazione e ogni Provincialato sia messo su Internet. Non ammessa. Il logo c'è già, (piaccia o non piaccia); per l'Internet...arriverà, ma dateci il tempo di respirare!

E la revisione delle Costituzioni? Previsti 12 anni di duro lavoro! Non ammessa: 59 no. Ma siamo matti, dopo il lungo e animato dibattito che è durato dal 1966 al 1979? (riconosciuto dalla Provincia proponente). Ma poi alcune motivazioni ti mettono in crisi; ad esempio , il clima in cui è nata l'ultima Regola di Vita. Oggi siamo più uniti e più a nostro agio con noi stessi, (cito dal testo della motivazione della mozione), e capiamo meglio gli anni 60 e 70. E ancora: i recenti sviluppi registrati nella nostra vita: la Conferenza sui Fratelli (e ci sono due mozioni, una che vuole ammettere i Fratelli all'incarico di Superiore Provinciale, non ammessa, e una che li vuole ammettere all'incarico di Superiore locale, ammessa!); e poi i laici dehoniani, la presenza della Congregazione in paesi nuovi e in culture nuove, il Sinodo sulla vita religiosa, la consapevolezza della globalizzazione. Insomma, non vi dicono niente queste motivazioni? Avete sollecitazioni da far pervenire? Il tempo stringe!

Passiamo alla cronaca (di questo si tratta).

Si doveva procedere all'elezione dei Consiglieri. I Capitolari, riuniti in gruppi geografici nella tarda mattinata e nel primo pomeriggio erano stati invitati anche a un interscambio di idee sul Consiglio Generale e le sue caratteristiche. Abbiamo detto "anche" (l'Internet non ci permette né corsivi né sottolineature ecc...) perché si dovevano occupare anche di altro. Sei gruppi, se non andiamo errati, e si sono presentati in aula elencando i loro buoni criteri (tranne uno, che probabilmente si è rifiutato di fare questo lavoro specifico). Li abbiamo ascoltati. Il boureau de presidence annunzia: "domattina (3 giugno) avrete a disposizione la sintesi dei criteri espressi. Intanto procediamo alle votazioni dei Consiglieri". Vi sareste stupiti? E allora i criteri? Una spiegazione c'è: dobbiamo pur mettere in mano ai nuovi Consiglieri che saranno eletti un buon testo di quotidiana meditazione perché siano fedeli amministratori nel loro incarico?. Ma..."we must go on...".Non tutti e sei: due per intanto. I Capitolari riacquistano serenità: due nomi pronti ce li hanno. Al secondo scrutinio (maggioranza assoluta) risulta eletto il Rev.mo P. Da Costa Silva Carlos Alberto. Ha negli occhi il "mandacaru"e il suo posto in quel simbolo. Ma è un cavallo di razza e, messo sulla pista, decide di continuare a correre: Grazie, P. Alberto!

Un attimo di respiro. Ormai si va con due votazioni al giorno: sei Consiglieri, il Vicario Generale, l'Economo Generale... Venti minuti servono anche per calmare le emozioni e agire con corrette motivazioni. Dalle urne deve uscire il nome del secondo eletto, ma ci sono già sufficienti indicazioni venute nel corso delle due votazioni precedenti. Il Rev.mo P. Umberto Chiarello ottiene la maggioranza assoluta al primo turno. È entrato da poco nello steccato e non può rifiutarsi. Grazie, P. Umberto!

Resta il tempo per cominciare a prendere in considerazione i diversi problemi giuridici che sono posti al Capitolo. "Ubi ordo deficit, caritas non sufficit" è ormai quasi uno slogan, ma sembra inevitabile. Per quanto mi riguarda, entro nella zona grigia perché immaginate voi come posso tenervi al corrente di tutte le schermaglie canonistiche e direttoriali che ne seguiranno?. Le avvisaglie non sono per niente rassicuranti. Ma..."we must go on"! E io vi annoierò il meno possibile. Tanto lo so che ormai le notizie che vi aspettate sono quelle delle elezioni che dovranno seguire. Ma badate bene, che si sta ancora lavorando al "Progetto Globale" e questa è una cosa veramente seria; lo dico...sul serio. A proposito, dal momento che forse "Progetto Globale" da troppo l'impressione di Mercosur o Mercato Comune Europeo o altro ancora... e se ne cercherà un'altra, perché non provate a dare una mano al Capitolo almeno in questo? Oltre che nella quotidiana preghiera ,si intende. Alla Curia funzionano tanto fax quanto Internet (si fa per dire, con tutto il rispetto per Bernard!). Se no, qualche stanza libera sembra che ci sia ancora. Un salto in missione urgente e speciale!

Saverio Di Paola