CONGREGAZIONE DEI SACERDOTI DEL S. CUORE DI GESU'
Via Casale s. Pio V, 20165 Roma

Capitolo Generale

Comunicato stampa n.8 - 24 maggio 1997

Siamo a sabato, 24 maggio 1997. I nostri Capitolari, un buon gruppo, sono andati ad Assisi, a ritemprarsi a quella sorgente di globalizzazione e omogeneizzazione "cristiane" che fu Francesco, l'"amico" di Cristo. La Scrittura lo dice di Abramo, ma non vogliamo dare questo titolo a Francesco? Chi meglio di lui ha capito che "non c'è più né giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù"? (Gal 3, 28). Non facciamoci impressionare dalla terminologia, ma rivendichiamo il contenuto che Cristo ha messo nelle nostre parole umane: "Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato" (Gv 17, 21). Abbiamo la buona impressione che, anche se con molta fatica, (le espressioni in aula capitolare ne sono un segno evidente), si stia facendo strada una visione corretta (rinnovata?!) della proposta del Progetto Globale. Lo deduciamo dal fatto che nelle riflessioni dei gruppi linguistici si è insistito molto sulla formazione, sull'approfondimento della nostra identità, sugli strumenti idonei per essere più significativi. Se è vero, come sembra, che in India, in Bielorussia, nelle Filippine e dove ancoraŠsono molto impressionati dal nostro carisma ma non siamo ancora in grado di esprimerlo significativamente. Non pensiamo subito alle strutture (denaro?!), come in qualche parte sembra succedere. Prima di nuove strutture giuridiche, normative o logistiche (o proprio senza queste?) è necessario creare una nuova mentalità, un cuore nuovo. Occorrono i dehoniani veri. Non ce lo diceva il nostro venerabile Fondatore che la nostra spiritualità è molto esigente? Ma non scoraggiamoci: lo Spirito non ci ha abbandonati ma ci sta sollecitando. (Scusate la predica, ma sono cose che leggono tra le righe degli interventi). A che punto ci troviamo lo sapremo solo lunedì mattina, 26 maggio, quando si conosceranno i risultati degli ultimi due quesiti posti ai gruppi linguistici.

RELAZIONE FINANZIARIA

L'Economo Generale, in due diverse sessioni, ha illustrato la Relazione finanziaria dell'Istituto che comprende la Curia Generale, le altre realtà che dipendono dalla Curia Generale, (Collegio Internazionale, Filippine, IndiaŠ), Provincie e Regioni. È bene osservare subito che questa è la Relazione finanziaria del Governo Generale che l'ha esaminata e approvata. Non è quindi un prodotto dell'Economo generale, anche se è lui che l'ha stesa materialmente. Per fortuna che ci sono i computer! I capitolari, infatti, (solo loro) hanno in mano un bel volumetto pieno zeppo di cifre ben distinte e classificate. Mi domando quanti hanno avuto il coraggio di esaminarlo attentamente e personalmente perché se ne potrebbe già desumere lineamenti essenziali che fanno intravedere a che punto è il "NOI" Congregazione. Il Governo Generale (insistiamo), presentando la relazione finanziaria ha fornito alcuni criteri di lettura che credo opportuno riportare: - I bilanci riflettono decisioni, scelte, avvenimenti interni ed esterni alla Congregazione, alla Curia Generale e alle Provincie, compromessi avvenuti in precedenza, in un arco di sei anniŠTrascurare questo intreccio di persone e di avvenimenti, questo "retroterra", misconoscerlo, può portare all'incapacità di comprendere il bilancio o travisare il significato dei dati. - I bilanci sono espressi in numeri che (ammessa la loro veridicità fino a prova del contrario, e ci sono i documenti per controllarli), hanno un linguaggio "oggettivo", fotografano una realtà. Il numero quindi non dà giudizi: non giustifica, non approva, non critica, non dà interpretazioni. È l'uomo che interpreta il numero secondo i suoi criteri, le sue teorie, la sua cultura, i suoi interessi, il suo egoismo, il suo altruismo ecc.. Lo stesso dato di bilancio (espresso quindi con lo stesso numero) può essere interpretato in modo diametralmente opposto, secondo la propria teoria socio-politica-religiosa (destra o sinistra, per esempio; religiosi osservanti e nonŠ). - Sono importanti i criteri "tecnici" di compilazione ma, nel caso nostro, non si può prescindere dal criterio "evangelico" che include la subordinazione dei beni, la loro comunione e finalità. - I religiosi, riuniti in Capitolo, sono quindi esortati a non accontentarsi di una presa d'atto dei bilanci e dei numeri, ma a individuarne le finalità (quelle passate e quelle future), a prevedere l'utilizzo dei beni temporali per le finalità della Congregazione e della Chiesa.

Mi sembra di capire che i Capitolari hanno recepito la sollecitazione perché, al di là di alcune dilucidazioni puramente tecniche, attinenti più che altro alla terminologia,(un capitolare ha chiesto che per l'avvenire si fornisca un vocabolario economico nelle diverse lingue per essere sicuri che si intenda la stessa cosa), hanno riflettuto di più sulle motivazioni "evangeliche" di decisioni prese o da prendere. Vi diamo brevi informazioni su alcuni aspetti particolari.

- Immobili di proprietà della Curia Generale: - Casa Generalizia, in Roma; Parrocchia Cristo Re, in Roma; Casa Ebikon in Svizzera; Casa Fribourg in Svizzera; Casa Basilea in Svizzera. - Sono state alienate queste proprietà: Casa di Basilea, acquistata dalla Provincia Tedesca (1992). La piccola segretaria per benefattori è stata donata alla Curia Generale (attualmente la gestisce il P. Busana ad Ebikon). Nel 1993 è stata decisa la vendita del Teatro Manzoni (nel complesso Parrocchia Cristo Re). L'ha acquista la Provincia IS. Sempre nel 1993 è stato ceduto alla Provincia IM parte del terreno prospiciente la loro casa e Via Leone XIII (distributore benzina FINA). - Nel 1996 è stata venduta la Casa di Friboug, alla Fondation St.Henri et St.François (Istituto laicale di origine francese). Come si può costatare tutte le proprietà vendute sono restate all'interno della nostra Congregazione o in ambito ecclesiale secondo il criterio di vendita preferenziale, a parità di condizioni, ad acquirenti con finalità ecclesiali o sociali. Tutte le somme ricavate sono state destinate alla ristrutturazione della Casa Generalizia. Si è in trattative per la vendita della casa di Ebikon, struttura poco appetibile perché vincolata dalle Belle Arti svizzere. Altri aspetti: alla proprietà sembra legata la Fondazione Christ-Konig-Stiftung che permette la gestione dei nostri capitali in Svizzera in modo agevolato; la piccola segreteria è già stata trasferita da Basilea e un ulteriore spostamento significherebbe perdere completamente questi benefattori. La proprietà comprende un terreno, oggi valutato pochissimo, ma potrebbe entrare in un piano regolatore per civili abitazioni e quindi lievitarne il valore.

Ristrutturazione della Curia Generale-Colleggio Internazionale. - La sostanza di questa operazione è nota a tutto l'Istituto. Si era pensato alla vendita dell'immobile e la costruzione di una nuova sede in luogo diverso. La consultazione dei Superiori Provinciali nel 1985 respinse il progetto. Il Capitolo Generale del 1991 prese la seguente decisione (non mozione): "L'Assemblea Capitolare riafferma le attuali finalità della casa e, con apposita votazione, incarica il Consiglio Generale di studiare tutti gli aspetti del problema (commissione di esperti, finanziamento, ristrutturazione, rifacimento ex novoŠ) e di prendere la decisione che ritiene più adeguata, tenendo conto dei suggerimenti emersi in questo dibattito capitolare e in ulteriori consultazioni". Queste ulteriori consultazioni hanno avuto luogo: - maggio 1992, riunione Commissione Economica Generale; - novembre 1992, riunione Superiori Provinciali; - gennaio 1993, riunione Commissione Economica Generale allargata a rappresentanti secondo zone geografiche; - maggio 1994, Conferenza Generale ad Hales Coners. In data 16/02/95 il Superiore Generale e suo Consiglio approvavano il progetto e i disegni della ristrutturazione (che dovevano tenere conto di tutti i vincoli edilizi, per cui per esempio non si poteva eliminare un piano come qualcuno aveva suggerito), ufficialmente hanno avuto inizio nel mese di febbraio 1995. Nella riunione dei Superiori Provinciali, svoltasi a Foligno nel mese di settembre 1995, è stato chiesto un contributo finanziario, secondo le possibilità delle Provincie. Tutte le Provincie hanno dato, anche la Provincia Zairese (ci piace farlo notare). Varie difficoltà, alcune previste altre imprevedibili, (ad esempio, decreto non reiterato dal Parlamento italiano sull'IVA al 4%), hanno portato a uno sbilanciamento di spesa cui farà fronte la Curia Generale con suoi capitali ma questa dovrà studiare in futuro il modo di reintegrarli se questi capitali fossero necessari per la vita e la sussistenza della stessa. Può darsi, è detto, che si possa usufruire di particolari agevolazioni disposte dallo Stato Italiano, che ha messo a disposizione, a vario titolo, fondi per l'accoglienza destinati agli Istituti Religiosi che si attrezzano per il Giubileo del 2.000. La Curia Generale ha sostenuto, finora, il 60% delle spesa della ristrutturazione. Non si può ancora fornire la cifra di spesa finale perché i lavori non sono ancora terminati.

Ma forse vi farà piacere (soprattutto a quelli che sono stati a Roma e sono già tanti) conoscere come si presenta la logistica della casa di Roma, a lavori ultimati: - l'ala destra (mettendovi di fronte all'edificio, dove c'era la "scala reale"), è destinata al Collegio; accoglienza per i nostri Padri studenti e non, corsi di formazione permanente, periodi sabbatici eccŠ Al piano terra la cucina e il refettorio sono in comune con la Curia, almeno per adesso; - l'ala centrale è per la Curia Generale: al quarto e terzo piano, stanze da letto; al primo e secondo piano uffici e archivi; al piano terra portineria e biblioteca (in comune con il Collegio) e ancora archivi; - l'ala sinistra è destinata all'accoglienza per gruppi e pellegrini, soprattutto in vista del Giubileo (questa disponibilità ci è stata richiesta espressamente dalla santa Sede, attraverso il Comitato per il Giubileo, come a tutti gli altri Istituti Religiosi di Roma). Questa ultima decisione ha sollevato qualche interrogativo. Era previsto e concordato? Era necessario? Funzionerà? La risposta la dà il P. Generale. Non si poteva "accorciare" l'edificio e saggiamente è stato deciso di recuperare tutta la cubatura possibile. Per quanti giorni all'anno è previsto che questa parte della casa sarà occupata dalle attività della Curia e dell'Istituto per raduni, convegni, assemblee ecc? Fate voi il calcolo. Era quindi saggio prevederne un utilizzo ma non solo per accoglienza di pellegrini. La precedente Amministrazione Generale aveva stipulato con la Provincia IM una convenzione per l'utilizzo della sala convegni. L'attuale Amministrazione ha pensato bene di continuare questa collaborazione prevedendo la possibilità d'accoglienza anche per Capitoli generali di altri Istituti, convegni di studio di Enti e Associazioni, eccŠNon ci sono molte sale a Roma attrezzate come la nostra, con disponibilità di spazi e altre facilitazioni. In che cosa consiste questa collaborazione con la IM? La Curia Generale mette a disposizione il "reparto notte" (camere e servizio di reception); la IM il "reparto giorno" (cucina, sala da pranzo, sala bar, sala convegni). La partecipazione è al 50%. Non sarà una gestione diretta ma tramite una società, la Service Trust, anche perché c'è bisogno di tutta una serie di permessi.

Investimenti. - È risuonata più volte e molto forte la richiesta: quali garanzie abbiamo sulla qualità degli investimenti? Droga, armi eccŠ? Giustizia e Pace ha lanciato parecchi messaggi in questa direzione. Banche e Istituti, ripetutamente contattati e sollecitati a investimenti puliti, produttivi e non speculativi (a spese del Terzo Mondo), danno le più ampie assicurazioni ma sono rigidamente chiusi a ogni controllo diretto. L'unica garanzia è quella di affidarsi a istituti che operano nella legalità. Si apre il discorso sulle banche etiche ma è uno studio ancora tutto da fare.

Il FAG (Fondo Generale Aiuti) non regge più. Bisogna quanto meno rivederne lo Statuto, come è stato richiesto anche dalla Commissione Economica Generale. Lo si vorrebbe vedere di più come un Fondo di Solidarietà. Sull'entità dei contributi delle Provincie al Fondo si fa osservare che c'è un certo clima di diffidenza sulla chiarezza e trasparenza dei bilanci provinciali. C'è chi investe in immobili e non ha liquidità, quindi appare povero! La Provincia Spagnola ha presentato una mozione al Capitolo sulla materia. Se ne parlerà quindi a suo tempo.

Il Consiglio Generale ha presentato all'attenzione dei gruppi quattro punti: 1. Progetto Globale: la Congregazione programma lo sviluppo e la crescita della Missione, inclusa una programmazione a livello economico per le necessità che si prevedono. 2. Nuova presentazione dei bilanci della Curia Generale, dei Fondi Generali e delle Provincie nei prossimi capitoli Generali elettivi. 3. La Commissione Economica Generale, pur restando un organismo consultivo, ha bisogno di un nuovo statuto perché la sua azione possa essere ben finalizzata al raggiungimento di obiettivi nell'ambito della programmazione economica dell'intera Congregazione. 4. Fondo di Solidarietà. A Freiburg la Commissione Economica Generale si è espressa così: "La Commissione propone di creare un altro strumento, al di fuori del Fondo Aiuto Generale, che vada d'accordo con lo sviluppo della Congregazione nel cammino della internazionalizzazione". È' pervenuta a P. Elio Dalla Zuanna, Presidente della Commissione Generale Giustizia e Pace, il testo della seguente mozione da presentare al Capitolo. Non c'è embargo e quindi la presentiamo: - "Riuniti in Capitolo Generale, i SACERDOTI DEL SACRO CUORE DI GESU', chiamati a essere "profeti dell'amore e della riconciliazione", si sentono interpellati dal problema del neoliberalismo economico. - Questo tipo di economia, in quanto sovranazionale, sfugge all'autorità statale, nazionale e locale e a ogni ordinamento giuridico, sottraendosi anche a qualsiasi valutazione etica. Esso sta sconvolgendo la vita della maggior parte dell'umanità con guerre e guasti ambientali e costituisce uno dei massimi "peccati strutturali" del mondo d'oggi (Pacem in terris, GS, PP, SRS, CA passim). - Perché la Congregazione tutta intera venga sensibilizzata a questo problema, si chiede che la prossima CONFERENZA GENERALE abbia per tema: "Economia e Regno di Dio", per individuare scelte apostoliche coerenti con la dimensione sociale del carisma dehoniano". Seguono la motivazione della mozione e suggerimenti per la preparazione della Conferenza Generale.

Venerdì, 30 maggio, ci sarà l'udienza del Papa.

Saverio Di Paola